III - Dolce e fragile Beth

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Io sarò sempre qui.

E.T. l'extra-terrestre





Ogni qual volta da ragazzina Aria si sentiva soffocare le bastava aprire la porta di casa e sedersi sul vecchio molo che si affacciava sul fiume Hudson

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Ogni qual volta da ragazzina Aria si sentiva soffocare le bastava aprire la porta di casa e sedersi sul vecchio molo che si affacciava sul fiume Hudson. Il giorno dopo il suo ritorno fece lo stesso, e per un attimo le sembrò davvero di essere ritornata a respirare.

Non era sempre stato così difficile vivere a Saint Breath con quelle persone che avrebbero dovuto essere la sua famiglia. Molti anni prima non poteva dire di amare quel piccolo paese, ma amava alla follia New York. Adorava vivere in quel mondo, senza nessun pensiero, se non quello di scegliere cosa indossare il giorno dopo. Era una ragazza fortunata, e l'aveva sempre saputo. Amava profondamente la sua famiglia e i suoi fratelli erano da sempre i suoi compagni d'avventura.

Le ritornarono in mente tutti i pomeriggi passati insieme a travestirsi da investigatori pur di scoprire chi fosse il misterioso ladro di fragole del negozio in fondo alla strada. Insieme formavano una squadra vincente, e nel loro mondo nessun'altra cosa era più importante che vincere.
Eppure fu proprio quel grande desiderio di vittoria che portò alla disfatta la famiglia Lawrence.

Chi colpisce e ferisce, poi perisce.

Nel mentre continuava a guardarsi intorno per assimilare tutti i piccoli dettagli che erano cambiati di quel posto che conosceva alla perfezione, sentì dei passi avvicinarsi sulle assi in legno traballanti del molo, e subito dopo scorse un'ombra proprio dietro di lei.

«E quindi non eri ironica sul fatto di ritornare a Saint Breath» le porse una mano per aiutarla ad alzarsi e la strinse forte a sé in un abbraccio «Sapevo di trovarti qui»

I capelli ondulati e biondi di Elisabeth brillavano ancora di più a contatto con i raggi del sole che li rendevano come l'oro, mentre gli occhi neri di Aria sembravano avere uno strano luccichio a causa del sole.

«Non dovevi tornare la settimana prossima?»

La bionda posò la testa sulla spalla di Aria «Il destino» le sussurrò all'orecchio sarcasticamente, provocandole una smorfia di disapprovazione.

«Intendo il vero motivo»

Si arrese allo sguardo accusatorio dell'amica e vuotò il sacco «Il posto da tirocinante all'università comincia domani» si guardò un po' intorno, proprio come poco prima aveva fatto anche la mora «Come va a Parigi?»

«Tutto nella norma, la prossima collezione è pronta al lancio»

«E per il resto?»

Aria girò il volto verso di lei, sapendo dove volesse andare a parare «Quel ragazzo era un completo idiota»

«Hai mollato anche lui?» scosse la testa contrariata, nonostante se l'aspettasse già «E il tuo nuovo vicino? Mi avevi detto che era carino e simpatico»

AriaWhere stories live. Discover now