XXV - Auguri agli sposi

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Se non ricordi che amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia,
allora non hai amato.

William Shakespeare





Sfortunatamente le feste erano finite, prima Natale e poi Capodanno con l'arrivo di un nuovo anno e l'augurio e la speranza che potesse essere migliore di quello passato

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Sfortunatamente le feste erano finite, prima Natale e poi Capodanno con l'arrivo di un nuovo anno e l'augurio e la speranza che potesse essere migliore di quello passato. E se il periodo natalizio aveva ormai abbandonato New York e aveva segnato il ritorno a casa di Victoria, Lauren e Matthew, qualcun altro aveva invece fatto ritorno. Dapprima Beth con il suo fidanzato, il cestista dei Boston Celtics, e poi Nicholas, che però si ritrovò la porta di casa chiusa.

Il rientro più atteso però fu quello di Veronica e Kyle. Si erano infatti dati appuntamento alle dieci di mattina al Rumours per spiegare meglio quello che era successo visto che una semplice foto non era sufficiente.

Aria era come sempre in perfetto orario, se non addirittura in anticipo, e visto che quella mattina Beth aveva declinato l'invito perché ancora non se la sentiva di rivedere e affrontare la sua migliore amica, quest'ultima avrebbe evitato anche la solita predica sul fatto che fosse sempre in ritardo.

«Ma allora? Siete per caso impazziti?» esclamò la mora appena mise piede nella terrazza del bar, facendo voltare nella sua direzione alcuni sguardi incuriositi.

«Ciao Kyle, ciao Veronica! Come state? Tutto bene? Le feste come sono andate?» disse sarcasticamente il biondo che l'aspettava già seduto al tavolo insieme alla fidanzata.

«Si sì certo, tutto molto interessante...» sviò velocemente quelle inutili domande «Si può sapere che cavolo avete fatto?»

«Natale a Las Vegas? Brutta scelta...» rincarò la dose anche Dimitri che prese posto proprio difronte a Kyle.

«Ecco!» gli diede ragione l'amica «Lo sanno tutti che se passi Natale a Las Vegas o ti ritrovi con un braccio mancante o con un "si, lo voglio" in una cappella improvvisata»

Veronica e Kyle si rivolsero uno sguardo divertito e senza perdere ulteriore tempo mostrarono ai due le loro fedi all'anulare della mano sinistra.

«Io continuavo a sperare che quella foto fosse solo un fotomontaggio» esclamò Aria che stava per avere uno svenimento «Cosa c'è sotto a tutta questa storia?»

«Nulla, ci amiamo ed in fondo stiamo insieme da più di dieci anni, che senso aveva aspettare ancora?»

«Veronz ma ti si è fuso il cervello per caso?» Aria alzò un po' la voce.

«Perché? È stato tutto fantastico! E poi il tuo vestito... era semplicemente perfetto, bianco con tanti piccoli fiorellini delicati... non poteva esserci abito migliore»

«Oh mio dio...» in quel momento stava davvero per avere un mancamento, tanto che Dimitri cominciò a sventolarle una mano davanti al volto «Non ci posso credere, un mio vestito per un matrimonio... la mia più grande sconfitta» spostò poi lo sguardo su Kyle «E tu cos'hai indossato invece? Le tue orribili camicie hawaiane?»

«No, stupida»

«Almeno questo...» affermò rasserenata «In ogni caso, che voi due sareste stati i primi a sposarvi non era di certo una novità, però un po' di preavviso non avrebbe guastato»

I due annuirono, essendo a conoscenza che con quella notizia avevano spiazzato un po' tutti.

«Domani mica veniamo a sapere che aspettate anche un figlio?»

Veronica e Kyle risero facendo preoccupare ancora di più Aria, ma poi la rassicurarono che non avrebbe ricevuto quel genere di notizia per il momento.

«Ora che siete sposati non ci abbandonerete mica, vero?» mormorò sgranocchiando un biscotto ricoperto di cioccolata.

Veronica le afferrò la mano e le sorrise per rassicurarla. Non l'avevano lasciata andare quando si trovava dall'altra parte del mondo, e di certo non l'avrebbero fatto in quel momento quando si trovavano tutti nella stessa città.




🌬






Maledetti biglietti di coppia del cinema, continuava a ripetersi Aria dentro di sé.

Qualche giorno prima aveva esultato come una pazza alla notizia che dopo poco più di tre anni dalla prima uscita avrebbero rimesso nelle sale cinematografiche uno degli ultimi film della sua saga preferita. Si era subito precipitata sul sito internet del cinema più vicino a Saint Breath per acquistarli, ma si ritrovò davanti una spiacevole sorpresa: c'erano solamente i biglietti per le coppie. Nonostante tutto ne acquistò comunque due così, come veniva richiesto, convinta che avrebbe trovato sicuramente qualcuno disposto ad andare con lei.

Ovviamente le sue previsioni furono del tutto sbagliate, visto che tutte le persone che al momento non le stavano antipatiche erano impegnate e quindi si ritrovò al botteghino del cinema a litigare con la cassiera.

«Signorina lei è da sola?» le aveva chiesto con una strana smorfia sul viso.

«Le ho semplicemente chiesto dei pop corn»

«Si ma noi abbiamo solamente la versione coppia per due» continuò ad insistere la commessa.

Le persone in fila cominciarono a spazientirsi proprio come lei «Allora significa che mangerò per due»

«È appena uscita da una relazione e quindi vuole affogare il dispiacere nel cibo spazzatura?»

Aria sbuffò sonoramente e fece appello a tutta l'energia positiva che risiedeva in lei per non afferrare quella tizia tanto scema quanto antipatica per i capelli «Senta, nessuna rottura dolorosa, solo voglia di vedere un film in santa pace mangiando dei pop corn con tanto sale»

La cassiera aldilà del bancone annuì un po' incerta ma poi le consegnò quello che le aveva chiesto.

E così due ore e mezza dopo con l'intero secchiello di pop corn vuoto, il film era finito e sul grande schermo venivano proiettati i titoli di coda.

La sala si svuotò in un battibaleno e mentre tante coppie - che Aria aveva definito da voltastomaco - si allontanavano mano nella mano verso l'uscita, lei fu l'unica insieme ad un'altra persona a rimanere seduta al proprio posto.

L'uomo seduto qualche fila più indietro rispetto a lei notò la sua presenza e riconoscendola immediatamente si alzò dalla sua poltrona e si avvicinò, fino a sedersi al suo fianco.

«Solamente un vero fan degli Avengers sa che dopo i titoli di coda c'è un'altra scena» le sussurrò, tenendo però gli occhi puntati verso il grande schermo dove pochi secondi dopo comparve proprio la tanto attesa scena finale.

«Noah...» lo studiò attentamente «Ma sei dappertutto?»

«In effetti hai ragione, dovremmo smetterla di incontrarci sempre così a caso» si voltò verso di lei «Magari incontrarci a cena seduti in un tavolo per due potrebbe essere un'idea»

AriaWhere stories live. Discover now