XX - Testimone a sorpresa

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Ogni giorno prendo gli scarti di un uomo
e li trasformo in diamanti.

Dynasty





🌬ATTENZIONE!In questo capitolo sono inseriti riferimenti giuridici che non ritraggono il vero

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🌬ATTENZIONE!
In questo capitolo sono inseriti riferimenti giuridici che non ritraggono il vero.


«Vostro Onore» esclamò il procuratore alzandosi «L'accusa vorrebbe chiamare un ultimo testimone»

Prima che il giudice potesse dire qualsiasi cosa Nicholas scattò in piedi «Obiezione!»

«Signor Lawrence stia seduto»

Gideon lo guardò con disapprovazione e lo spinse a sedersi sulla sedia al suo fianco, intimando il loro avvocato ad alzarsi.

«Obiezione» ripeté quest'ultimo, alzandosi a sua volta mentre si abbottonava la giacca nera.

«Vostro Onore, il testimone non ha potuto presentarsi prima per problemi personali» avanzò il pubblico ministero che fu presto raggiunto dalla difesa.

«Vostro Onore, questo non è un nostro problema!»

Il procuratore fece un ulteriore passo verso il giudice «Questa testimonianza servirà ad incriminare i signori Lawrence. Tutto il processo dipende da questa persona!» continuò a parlare con tranquillità.

Tutta l'attenzione dei presenti nell'aula si spostò sul giudice che se ne stava seduto sulla sua poltrona ad osservare i due imputati guardarsi tra loro e sbiancare all'istante non avendo la minima idea di chi potesse essere quel testimone a sorpresa.

«Lo concedo» disse infine, annuendo verso il procuratore che a sua volta con un cenno della testa indicò la porta che si stava aprendo pian piano.

«Che entri l'ultimo testimone» esclamò mentre tornava a sedersi, lasciando spazio a quell'ultima persona che aveva tutta l'aria di essere l'unica a decidere le sorti del processo.

Il testimone a sorpresa raggiunse il posto che gli spettava accanto al giudice e prima di accomodarsi effettuò il giuramento.

Dopodiché il giudice le rivolse un cenno della testa e le intimò di sedersi «Prego, dica il suo nome alla corte»

«Aria Victoria Lawrence» pronunciò solenne nonostante già tutti sapessero perfettamente chi fosse.

I fratelli la guardarono con tutta l'intenzione di volerla sotterrare viva, ma tuttavia non riuscirono a capire il perché di tutto quello. Sarebbe dovuta presenziare in tribunale il primo giorno eppure non si era presentata, perché in quel momento aveva cambiato idea e per di più veniva considerata come la prova incriminante?

«Allora signorina Lawrence, dov'era lei la mattina del venticinque agosto di sei anni fa?» cominciò a farle domande l'accusa.

«Stiamo parlando di un bel po' di anni fa ma ricordo come se fossi ieri quella mattina... non riuscivo a dormire e passavo il tempo sul davanzale della finestra della mia camera»

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