XIII - Alcolizzata

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Dicono che odiare è una parola forte,
ma vanno in giro a dire ti amo come
se non significasse nulla.

Élite




Nell'esatto momento in cui Aria varcò la porta di casa Carter buttò il cappotto a casaccio sulla poltrona più vicina e si diresse direttamente in cucina, dove sapeva di trovare i suoi due migliori amici intenti a cucinare la cena

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Nell'esatto momento in cui Aria varcò la porta di casa Carter buttò il cappotto a casaccio sulla poltrona più vicina e si diresse direttamente in cucina, dove sapeva di trovare i suoi due migliori amici intenti a cucinare la cena.

«Aria è tornata!» si annunciò da sola ed in terza persona.

Beth per lo spavento fece cascare un uovo sul pavimento «Ora pulisci tu!»

«Il ruolo di Cenerentola non mi si addice, mi rivedo più nella matrigna cattiva»

Dimitri alzò gli occhi al cielo e si portò una mano nella tasca dei pantaloni osservando le due battibeccare come loro solito «Il fatto che hai le chiavi di casa non ti da' il diritto di entrare di soppiatto in casa mia»

«E allora perché me le hai date?»

«Per le emergenze» rispose lui ovvio, ritornando a controllare la cottura della carne.

Aria fece spallucce e sbuffò per tutte quelle inutile prediche «Era un'emergenza»

«Sei un caso perso»

«Ti voglio bene anche io Dim» gli rivolse un sorriso che sapeva di presa in giro a tutti gli effetti e l'uomo la ripagò con la sua stessa moneta.

Beth, nel frattempo, aveva finito di pulire il disastro che aveva combinato e si era spostata in giardino, passando per la vetrata che dava su di esso «James, dai, rientra in casa!»

«Ecco cosa doveva fare...» Aria si portò una mano alla fronte come se solo in quel momento si fosse ricordata una cosa per davvero importante.

«Cioè?»

«Dovevo venire a riprendere il bambino pazzo»

La bionda le pizzicò il braccio e la guardò male «La vuoi smettere?»

«Di fare cosa?»

Ma Beth si limitò a sorridere divertita, per poi ritornare ad apparecchiare la tavola «Ti fermi anche tu a cena?»

«Non ho fame» mormorò, mentre si sedeva sul ripiano in marmo della cucina e muoveva le gambe avanti e indietro, come facevano i bambini sull'altalena per darsi la spinta.

Il piccolo James dopo un ultimo tiro al pallone rientrò in casa, e nel vederla seduta sul ripiano della cucina, i suoi occhi non poterono fare a meno di luccicare «Ariaaaa!»

«Oh finalmente bambino pazzo, cominciavo a pensare che ti fossi perso tra i cespugli» distolse per un attimo gli occhi dallo schermo del cellulare che aveva tra le mani «Ad ogni modo dobbiamo tornare a casa, forza»

«Perché?»

«Perché è ora di cena e Lisa ti sta aspettando»

Il piccolo sbattette un piede a terra con forza e incrociò le piccole braccia al petto imbronciandosi immediatamente «Io voglio cenare qui»

AriaWhere stories live. Discover now