XXII - Hakuna Matata

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L'amore non è un crimine,
e lui non è un criminale.

Élite





Le corsie dei grandi negozi d'arredamento avevano lo straordinario potere di attirare Aria e farla imbambolare per ore e ore girovagando a caso lì dentro

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Le corsie dei grandi negozi d'arredamento avevano lo straordinario potere di attirare Aria e farla imbambolare per ore e ore girovagando a caso lì dentro. Persino il giorno della Vigilia di Natale salì in macchina - obbligando Dimitri ad andare con lei - e guidò fino al grande magazzino più vicino a Saint Breath.

«Mi spieghi che devi fare il pomeriggio della vigilia qui?» Dimitri nel frattempo la seguiva strusciando i piedi per terra, annoiato e leggermente arrabbiato per essere stato obbligato a rinunciare al suo sano relax.

Aria sbuffò sonoramente a quelle parole e si trattenne dall'urlargli contro che se durante il viaggio in macchina anziché sbavare sul sedile mentre dormiva l'avesse ascoltata in quel momento non le avrebbe posto quella domanda inutile.

«Te l'ho già detto idiota, mi serve uno specchio nuovo per la cabina armadio»

«La tua cabina armadio è già piena di specchi» constatò ovvio «È praticamente la sala degli specchi della reggia di Versailles»

Aria svoltò verso la corsia a sinistra ed afferrò un paio di piccoli vasi che allungò subito dopo verso Dimitri.

«Non li voglio»

«Non sono mica per te» esclamò nel mentre inscenava una finta sfilata davanti agli specchi in modo da poter scegliere quello che più le piaceva «Secondo te questo mi fa sembrare più alta o più bassa?»

«Non me ne frega niente!» urlò in prenda alla disperazione, battendo la testa ripetutamente contro una parete di fianco a lui «Ti vuoi muovere? Stiamo qui dentro da tre ore»

La donna si voltò di scatto nella sua direzione e si trattenne dal ridere nel vedere la disperata scena che si presentò davanti ai suoi occhi «Va bene, va bene... prendo questo» pose fine alla sofferenza dell'amico e gli fece segno di caricarselo in spalla «Comincia ad andare alla casa, devo prendere un'ultima cosa ed arrivo»

Dimitri preferì non aggiungere altro altrimenti l'avrebbe mandata a quel paese davanti a quelle poche persone che passeggiavano tra una corsia e l'altra.

Aria dopo essersi accertata che l'amico fosse ormai lontano e non potesse più vederla si mosse alla velocità della luce verso una delle ultime corsie destinate ai peluche per i bambini. Ce n'erano di tutti i tipi, dai più piccoli ai più grandi, alti quasi più di una normale persona. Raffiguravano animali, unicorni, personaggi dei cartoni animati; un vero e proprio paradiso per ogni bambino.

Lei ne afferrò uno a forma di dinosauro e si mosse velocemente, affrettandosi a ritornare da Dimitri.

«Alcolizzata, ladra di Barbie e amante dei peluche» disse una voce alle sue spalle cogliendola di sorpresa.

AriaWhere stories live. Discover now