Aria

XIX - Dim e Ria

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Quando si incontra la persona giusta,
lo capisci subito.
Non riesci a smettere di pensarla.
Diventa la tua migliore amica,
la tua anima gemella.
Sei impaziente di trascorrere la vita con lei. Niente e nessuno regge il confronto.
❞
How I met your mother

La filosofia di vita di Aria era più o meno racchiusa in una sola frase: il dolore è inevitabile ma la sofferenza è facoltativa.

Aveva scoperto quella frase buddhista in uno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo e mai come in quel momento pensò che un concetto potesse essere così adatto per lei. Qualunque cosa accada nella vita lascia un segno ben impresso dentro ogni persona, un po' come se fosse una cicatrice, ma sta a noi decidere se soffrire o meno. Era un po' come spegnere i sentimenti, perché in fondo si sta più male quando si usa troppo cuore. O almeno così la pensava Aria.

Se quelle frasi pronunciate da Nicholas quella mattina le avessero lasciato un segno?
Si, l'avevano fatto, eccome se l'avevano fatto.
Ma la vera domanda da porsi era se quelle frasi l'avessero fatta soffrire?
Per niente, per Aria quelle parole erano state gridate al vento.

Aveva assistito a tante altre cose durante il suo viaggio in Giappone, come per esempio riuscire a mantenere la calma e non reagire d'impulso. Peccato però, che tutti quei corsi che aveva seguito non fossero serviti a granché. Continuava ad avere innumerevoli problemi a controllare la rabbia e ancor di più a contare fino a tre prima di compiere un'azione di cui poi si sarebbe pentita.

Quel pomeriggio, per esempio, era uscita di casa insieme a tutti gli altri ed aveva deciso di raggiungerli in tribunale con la sua auto perché aveva bisogno di stare un po' da sola con i suoi pensieri per metabolizzare ciò che stava per fare.

Avrebbe dovuto solamente voltare a destra ma le mani sul volante si mossero autonomamente dal resto del corpo. La distanza divenne sempre maggiore e il processo cominciò ad essere un semplice ricordo di circostanza.

«Sento la tua disapprovazione da qui»

«Aria...» parlò una voce che conosceva fin troppo bene alle sue spalle «Che ti è preso?»

«Com'è andato?» trovò il coraggio di domandare.

«Lo sapresti se fossi venuta»

«Ho capito Dimitri» fece per alzarsi ed andare via dal vecchio molo non volendo sentire l'ennesima predica da parte sua, ma lui la fermò, costringendola a sedersi nuovamente.

«Tu lo sai meglio di tutti che l'odio non diminuisce con l'odio»

Già, Aria lo sapeva bene, l'odio non diminuisce con l'odio, la violenza genera altra violenza e la rabbia produce solamente risentimento, eppure non riusciva a farne a meno.

«Non mi serve la tua predica»

«Non ti serve la mia predica perché non ti interessa o perché hai capito la cazzata che hai fatto?»