XL (parte 2) - Riparare non sostituire

488 36 63
                                    


Solo se stai per perdere una persona
le presti attenzione.

Malcolm & Marie




Rimase in quel modo, immobile, a guardare il caos intorno a sé - che lei stessa aveva causato - per ore ed ore, e solo dopo che le grida di felicità dei bambini in piscina cessarono riuscì a rialzarsi

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.






Rimase in quel modo, immobile, a guardare il caos intorno a sé - che lei stessa aveva causato - per ore ed ore, e solo dopo che le grida di felicità dei bambini in piscina cessarono riuscì a rialzarsi.

Aveva sempre saputo di avere non pochi problemi nel controllare la rabbia, fin da quella volta da ragazzina in cui i genitori non le permisero di uscire un sabato sera con gli amici e per il risentimento scaraventò per terra il comodino, rompendolo completamente. Sapeva che quello fosse un grande problema in cui in un modo o in altro si sarebbe dovuta liberare, perché rischiava di far del male a se stessa e alle persona che le stavano intorno, ma non l'aveva mai confessato a nessuno, né tantomeno nessuno se n'era mai accorto, perché lei faceva attenzione ai dettagli ed era brava nel fingere che tutto fosse sempre al proprio posto.

Se rompeva una lampada subito dopo ne andava a ricomprare una identica per poterla sostituire, se strappava le pagine di un libro lo ricomprava nuovo di zecca e gli faceva prendere il suo posto nella libreria, e persino quando le era capito di rompere degli armadi trovava un modo per sostituirli senza farsi scoprire.

Aveva imparato a fare a meno degli altri in qualunque situazione, sapeva bastarsi.
Eppure quel giorno non aveva alcuna voglia di mettersi all'opera per sostituire gran parte degli oggetti della sua stanza.

Era stremata, senza forze e l'unica cosa che desiderava veramente era vedere ricomparire Dimitri nella sua stanza.

Dimitri che c'era sempre stato e magari avere la certezza che neanche in quel caso l'avrebbe lasciata sola.

Sentire il tocco delle sue mani sulle sue e aiutarla a ripulirle dal sangue.

Rimettere ordire nella stanza, abbandonando tutto il caos in un angolo o buttandolo direttamente via da qualche parte ignota della sua mente.

Abbassarsi sulle ginocchia difronte a lei e raccogliere uno ad uno quei proiettili per farla sentire meno sola nello sconforto in cui si sentiva rinchiusa da mesi ogni qual volta adocchiava anche distrattamente una lettera per strada che non aveva nulla a che fare con lei.

Ripulire le ferite e curarle.

Ma sapeva di star chiedendo troppo e quindi dovette fare tutto da sola, come sempre d'altronde. Ripulì tutto da cima a fondo, contattò alcuni negozi d'arredamento di Saint Breath ed ordinò gli stessi ed identici mobili che quel pomeriggio aveva distrutto, accordandosi che sarebbero arrivati il mattino seguente prima dell'ora di pranzo.

Rimaneva un'ultima cosa da fare, però.

Lei sostituiva sempre tutto ciò che rompeva, ma non poteva di certo fare lo stesso con Dimitri, non poteva sostituire ciò che aveva rotto, poteva solo cercare di ripararlo.

AriaWhere stories live. Discover now