XXVIII - Ventidue passi

684 44 19
                                    


Non c'è altro amore
come l'amore per un fratello.
Non c'è altro amore
come l'amore di un fratello.

Astrid Alauda





Dopo aver lasciato la sponda del fiume, Jannis si era ritrovato ugualmente senza un posto dove stare, tuttavia Aria trovò una soluzione anche a quel problema: suonò al campanello di Villa Carter

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.






Dopo aver lasciato la sponda del fiume, Jannis si era ritrovato ugualmente senza un posto dove stare, tuttavia Aria trovò una soluzione anche a quel problema: suonò al campanello di Villa Carter.

Restava solamente una cosa da fare.

«Mi spiegate che razza di problemi avete?» tuonò nel bel mezzo della villa spalancando la porta d'ingresso.

«Shh!» Paul le intimò di fare silenzio non volendo rischiare di svegliare il piccolo James.

«Shh un corno!» ritornò a parlare lei, chiudendosi dietro alle spalle la porta che dava sul soggiorno «Come avete potuto cacciare Jannis di casa?»

Lisa sbuffò sonoramente, e al solo sentire nominare il nome del figlio la sua espressione cambiò radicalmente «Addirittura è venuto a piangere da te...»

«Ti rendi conto di ciò che hai appena detto?»

«Tanto tornerà sui suoi passi» aggiunse Paul con una tale leggerezza da farla infuriare ancora di più.

«È vostro figlio!» ribatté «Perché gli state facendo questo?»

«Dovresti ringraziarci... non possiamo permettere che il nome dei Lawrence venga infangato in questo modo»

Aria strabuzzò gli occhi a quelle parole «Ma cosa ne vuoi sapere tu che neanche sei un Lawrence»

«Se tuo padre fosse vivo...» tentò Lisa.

«Non nominare mio padre» la avvertì ancor prima che potesse aggiungere un'altra parola «Lui non avrebbe mai permesso una cosa del genere»

Paul stava per dire qualcos'altro ma Aria lo fermò immediatamente «Secondo voi fa più schifo amare una qualunque persona o odiare il proprio figlio perché ama una qualunque persona?» incrociò le braccia al petto attendendo da loro una risposta, nonostante sapesse benissimo che non sarebbe arrivata «Io non so voi ma la seconda la trovo davvero abominevole»

Fece appena in tempo a concludere la frase che un flebile rumore di nocche, che andavano a scontrarsi contro la porta d'ingresso, arrivò dritto alle loro orecchie attirando l'attenzione.

Aria fu la prima a raggiungere l'atrio e senza chiedere neanche chi fosse, aprì la porta.

«E con te siamo al completo con le teste di cazzo» fece per richiudergli la porta in faccia ma venne bloccata con un piede.

«Aspetta»

«Che cavolo ci fai qui? Credevo avessi compreso il messaggio di Lisa» puntò gli occhi dritti nei suoi.

«Voglio solo parlarti...» la supplicò «Ci vorranno solo due minuti»

«Non se ne parla Nicholas» esclamò categorica «E ora vattene»

AriaWhere stories live. Discover now