XXIII - Indovina chi viene a Natale?

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Quando non sarai più parte di me
ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.

William Shakespeare - Romeo e Giulietta






Il giorno di Natale la strada difronte la finestra della camera di Aria era stata presa d'assolto da grandi e piccini, tutti intenti a costruire degli enormi pupazzi di neve

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Il giorno di Natale la strada difronte la finestra della camera di Aria era stata presa d'assolto da grandi e piccini, tutti intenti a costruire degli enormi pupazzi di neve. Quella notte, infatti, proprio mentre Dimitri ed Aria ritornavano dalla loro piccola gita alla Statua della Libertà aveva cominciato a nevicare. Non era di certo una novità che a New York nevicasse, anzi quell'anno la neve si era fatta attendere più del solito, eppure tutti erano ugualmente felici e sorpresi come se si trovassero davanti ad un evento piuttosto raro.

Era proprio quello lo stupore che Aria aveva perso un bel po' di anni prima, quando era ancora una ragazzina alle prime armi con il mondo adulto. Nel vedere l'emozione negli occhi di tutte quelle persone che giocavano a ricorrersi e lanciarsi palle di neve a vicenda si rese conto di come fossero felici con poco e realizzò che lei ormai non si emozionava più davanti a quelle cose.

Poco prima di rientrare in casa un piccolo fiocco di neve si era posato sulla sua mano e lei rimase indifferente a quella cosa. Non fece i salti di gioia né tantomeno cominciò a immaginare a quanto sarebbe stato bello il paesaggio newyorkese la mattina seguente, si limitò ad alzare il viso verso l'alto e storcere il naso quando un'altro fiocco di neve si posò su di esso.

«Ti sei incantata?» Dimitri le fece distogliere lo sguardo dal cortile sventolandole una mano davanti agli occhi.

Aria si limitò a scuotere la testa sorprendendosi di sé stessa per essersi persa tra i pensieri. Non le succedeva quasi mai, non era mai stata una persona lunatica o con la testa tra le nuvole.

«Perché mi stai guardando così?»

L'uomo le indicò la tazza vuota davanti a sé e ridacchiò «Perché non sai riscaldare neanche il latte in un pentolino»

«Scusa tanto se ho paura di perdere una mano o peggio ancora un intero braccio»

«Se io in tutti questi anni non ho perso la testa ad essere tuo amico, tu sicuro non perdi un braccio a riscaldare un po' di latte»

«Dimitri non è che tu sia questo grande chef stellato...»

«Shhh!» le scompigliò i capelli ancora in disordine, visto che Dimitri l'aveva trascinata fuori dal letto di buon'ora senza neanche darle il tempo di pettinarseli «Sai almeno tagliare le patate? Non voglio averti sulla coscienza se poi ti spezzi un'unghia»

«O peggio ancora se mi taglio un dito» esclamò melodrammaticamente lei, portandosi una mano al cuore e fingendo un malore improvviso.

AriaWhere stories live. Discover now