XVIII - È stata citata in giudizio

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Perché a volte,
anche se sai come va a finire,
non significa che tu non
possa goderti la corsa.

How I met your mother





🌬ATTENZIONE!In questo capitolo sono inseriti riferimenti giuridici che non ritraggono il vero

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🌬ATTENZIONE!
In questo capitolo sono inseriti riferimenti giuridici che non ritraggono il vero.


Il fatidico giorno era arrivato.

A ricordarlo ad Aria oltre le centinaia testate giornalistiche fu l'insistente rumore del campanello di Villa Lawrence.

«È stata citata in giudizio» le disse un uomo consegnandole una lettera «Ho il procuratore per lei»

Alle sei del mattino, si sa, non si è ancora ben coscienti, ancor di più se l'argomento di cui si parla è il processo su cui tutto il mondo ha gli occhi puntati.

«Pronto?» domandò con la voce ancora impastata dal sonno.

«Signorina Lawrence buongiorno, sono il procuratore capo nel processo contro Gideon e Nicholas Lawrence. Come lei già saprà quest'oggi comincerà il processo contro i suoi fratelli e io so per certo che anche lei ha avuto contatti con la vittima il giorno della sua morte. Le volevo solo ricordare che in cambio di una testimonianza avrà la piena immunità»

Aria riconsegnò immediatamente quel cellulare all'uomo difronte a lei e senza attendere che quest'ultimo andasse via chiuse la porta di casa e si rintanò in cucina.

«Tutto bene?» le rivolse un sorriso appena accennato la zia.

«Sono stata chiamata a testimoniare»

«Di questo ne eravamo già certi, mancava solamente l'ufficialità»

«Per la controparte»

Lisa emise un sospiro affranto per niente tranquilla di che piega stesse prendendo quel processo che ancora non era neanche cominciato «E cosa farai?»

«Non lo so»

Ed era la verità, quella era una delle poche volte in vita sua in cui davvero non aveva idea di cosa fare. Non era una di quelle persone che avevano tutto sotto controllo, con schemi che racchiudevano l'intera vita. Al contrario prendeva tutto alla leggera, ma capitava raramente che non sapesse come comportarsi in una situazione.

Il problema principale non era il fatto di essere stata chiamata a testimoniare per la controparte ma che fosse stata minacciata da un tizio che voleva che i fratelli Lawrence rimanessero a tutti i costi in carcere.

Dopo pochi minuti rimasta lì con la testa occupata da quei pensieri, scattò in piedi e corse a prepararsi in camera sua.




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«Non sapevo come ci si vestisse per andare in prigione» esclamò ai due uomini seduti difronte a lei, appena mise piede nella stanza di ricevimento del carcere di New York «Allora come procede il vostro soggiorno qui? Siete invecchiati di vent'anni o è solo una mia impressione?»

AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora