XXI (parte 2) - Assomigli ad un lampadario

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Amore non è amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire
quando l'altro s'allontana.

William Shakespeare - Sonetto 116





«Non mi sarebbe dispiaciuta una bella palla da discoteca, tunz tunz!»

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«Non mi sarebbe dispiaciuta una bella palla da discoteca, tunz tunz!»

«Sei già ubriaca?»

«Ho bevuto solo il tuo bicchiere di spumante» si mise sulla difensiva Aria, trascinando con sé il suo migliore amico sulla pista da ballo «Comunque complimenti per l'outfit, finalmente hai rispettato il dress code» notò con piacere il suo abbigliamento in completo stile anni venti proprio come lei aveva esplicitamente richiesto nell'invito di partecipazione.

Dimitri fece un giro su sé stesso per mettere ancora più in mostra il suo elegante completo nero con tanto di camicia bianca e papillon.

«Mi concede questo ballo, monsieur Carter?»

«Come potrei mai dirle di no» afferrò la mano che Aria aveva allungato nella sua direzione e gliela baciò come un vero gentiluomo «Lei mi stupisce sempre mademoiselle Lawrence»

«Potrete continuare a giocare a dame e cavalieri dopo...» li interruppe Beth avvicinandosi a loro e mettendosi in mezzo «Abbiamo un problema»

Aria strabuzzò gli occhi iniziando già a pensare al peggio per via del tono usato dalla sua migliore amica «Cioè?»

«Lisa mi ha detto che sono finiti i bicchieri per gli alcolici»

A quelle parole la mora si rilassò pian piano «E in tutta la villa non ci sono altri bicchieri?»

«Si, certo che ci sono»

«E allora?» domandò non capendo in cosa consistesse il problema.

«Sono in soffitta»

Aria continuò a guardarla interrogativamente sforzandosi di capire il perché di tutto quel casino per dei semplici bicchieri che tra l'altro si trovavano in soffitta.

«Lo sai che mi fanno schifo i ragni o peggio ancora i topi»

«Va bene, ho capito, ci vado io» affermò sbuffando per poi alzare il vestito che toccava sul pavimento e salire le scale velocemente per arrivare il più in fretta possibile all'ultimo piano.

Tra un corridoio e l'altro aveva incrociato decine di persone che di tanto in tanto la fermavano per farle gli auguri e complimentarsi per la stupenda festa. Constatò con piacere che tutti gli invitati avessero preso seriamente il punto di doversi vestire in tema. Scorse alcune donne con piume bianche o nere tra i capelli e alcuni uomini addirittura con un finto bastone per rendere più realistico il proprio look.

Una volta arrivata in soffitta si accertò dapprima che non ci fossero animali e poi vi entrò cautamente, iniziando a cercare tra i vari scaffali e fogli di giornali quello che le serviva.
Peccato che dei bicchieri non c'era proprio traccia.

AriaWhere stories live. Discover now