XLIV - Conto alla rovescia

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Scusa per il commento
"Surreale, ma bello".

Notting Hill




Mentre i preparativi per l'evento dell'anno proseguivano a gonfie vele, Aria non sapeva più contro cosa sbattere la testa

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Mentre i preparativi per l'evento dell'anno proseguivano a gonfie vele, Aria non sapeva più contro cosa sbattere la testa. Tra Beth che ovviamente l'aveva scelta come sua damigella d'onore e Nicholas che in una di quelle sere passate ad oziare sul divano si era voltato di scatto verso di lei e guardandola con aria di supplica l'aveva pregata di accompagnarlo all'altare il giorno del matrimonio.

Fino a qualche mese prima non avrebbe mai creduto di partecipare al matrimonio di Nicholas, ancor di più che a sposarsi con lui fosse proprio la sua migliore. Insomma Nicholas Lawrence, suo fratello, la persona che aveva odiato di più in vita sua, l'uomo più restio al matrimonio che avesse mai conosciuto, stava per sposarsi e aveva chiesto proprio a lei di accompagnarlo lungo la navata, che già immaginava contornata di delicate rose bianche.

Le passò per la mente quella sera del loro compleanno, quando aveva scoperto tutta la verità sulla loro precedente relazione segreta, e le venne da ridere perché da quando quei due erano ritornati insieme ogni qual volta li guardasse non vedeva nient'altro che amore. E già il solo fatto di ammetterlo e riconoscerlo per lei era un gran cosa, visto che lei l'amore l'aveva sempre disprezzato, se non addirittura odiato.

Dopo un po' sorrise ed annuì, si abbracciarono per qualche attimo con Nick che le sussurrava il "Grazie" più sincero che avesse mai detto in vita sua e Riri che invece lo prendeva in giro per essersi rammollito così tanto.

Ma ovviamente la quiete non dura per sempre e quello Aria l'aveva imparato già un bel po' di tempo prima. Le era ormai ben chiaro che ogni qual volta Nicholas avesse qualcosa da festeggiare spuntava come un fulmine a ciel sereno qualcosa che sconvolgeva in parte la felicità della famiglia. In parte perché l'unica a saperlo era sempre e solo lei, e nonostante non condividesse mai le sue disgrazie con gli altri, nel momento in cui Dimitri l'aveva scoperto e le aveva detto che l'avrebbe aiutata si era sentita sollevata, come se potesse per un attimo tirare un sospiro di sollievo.

Purtroppo però quella volta aveva escluso a prescindere la possibilità di chiamare Dimitri e confidarsi con lui. Continuavano a non parlarsi dalla fatidica cena della proposta, non che quella sera avessero condiviso una vera e propria conversazione.

Quando Aria si ritrovò davanti la porta di casa l'ennesima lettera non seppe più che aspettarsi. Tutte le persone a cui Nicholas teneva per davvero erano finite ed i proiettili destinati a loro di conseguenza, eppure quella lettera era lì. Le balenò per un attimo il pensiero che l'ultimo bersaglio fosse proprio lei e per un momento si sentì un po' meno in colpa nel pensare che fosse nella stessa barca di tutta la sua famiglia, nessuno escluso. Quando però la aprì non ci trovò alcun sacchetto in velluto e nessun proiettile.

C'era solamente una lettera composta da una sola frase. Quelle poche parole - che si potevano contare sulle dita delle mani - le gelarono il sangue nelle vele. Rimase immobile su se stessa e ringraziò il cielo per essere sola in casa perché altrimenti il suo comportamento non sarebbe di sicuro passato inosservato.

AriaWhere stories live. Discover now