XXXIX - Ritrovare e ritrovarsi

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Specchio specchio delle mie brame,
chi è la più bella del reame?

Biancaneve e i sette nani




❝ Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? ❞Biancaneve e i sette nani

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A volte bisogna saper disinnescare,
bisogna saper fare un passo indietro,
mettersi da parte...
ed è proprio quello che ho fatto io
in questi mesi.
Non sono scomparso nel nulla,
come immagino tu abbia pensato,
al contrario, sono solo stato un po' più in silenzio intento ad osservare attentamente.

Quella mattina era stata consegnata una lettera a Villa Lawrence indirizzata ad Aria nonostante sul retro ci fosse scritto con la solita calligrafia elegante e ben curata un altro nome, l'ultimo che mancava alla lunga lista.

Beth.

Non ci fu neanche bisogno di esaminarla per bene per sapere che oltre quelle insulse frasi d'inchiostro nero, la lettera contenesse anche dell'altro.

In quel preciso momento Aria si sentì una completa idiota ad aver pensato per tutto quel tempo che tutto fosse magicamente finito.
Era stato bello, però, credere che quelle lettere ed il suo misterioso mittente si fossero dissolti nel nulla tutto d'un tratto.

Ritrovarsi tra le mani l'ennesimo sacchetto in velluto rosso era come un terribile risveglio da un bel sogno che ai suoi occhi cominciava ad apparire come la realtà. Una realtà costruita su bugie, quello era poco ma sicuro, ma pur sempre un tassello della sua vita che era stato reinserito al posto giusto.

Proprio nel momento in cui tutto sembrava andare a gonfie vele, una terribile tempesta si era abbattuta su tutta la famiglia Lawrence. Peccato che nessuno, ad eccezione di Aria, ne era ancora a conoscenza.

Nicholas era ritornato con Beth, Jannis era finalmente felice con Mason e Lisa e Paul erano altrettanto felici per lui, Gideon sorrideva ogni qual volta tornando a casa dopo il lavoro si ritrovava suo figlio ad aspettarlo sul divano a battibeccare su questioni di poco conto con la sua zia preferita, ed infine Aria che faceva da spettatrice a tutto quello, consapevole che fosse anche un po' merito suo se tutti loro avessero ritrovato un pezzetto di felicità.

Tuttavia si dovette ricredere nel mentre rileggeva quelle parole fino ad impararle a memoria - come se fosse la filastrocca che si recitava da bambini al pranzo di Natale davanti a tutti i parenti - e si rendeva conto che in realtà non stava facendo altro che metterli tutti ancora di più in pericolo. Era addirittura arrivata al punto di sentire un terribile mal di stomaco, o più comunemente chiamato senso di colpa, da quando Nicholas aveva smesso di domandarle continuamente il motivo del suo ritorno, perché sapeva che ciò stava a significare solo una cosa: si fidava di lei.

AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora