LV - Ti voglio bene, mamma

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E scrivevo tutti i miei segreti,
col pastello bianco sul diario,
speravo che venissi a colorarli
e ti giuro, sto ancora aspettando.

Pinguini Tattici Nucleari - Pastello bianco



Cara mamma,oggi è il 23 agosto, e sono ormai dieci mesi che sono ritornata a Saint Breath

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Cara mamma,
oggi è il 23 agosto,
e sono ormai dieci mesi che sono ritornata a Saint Breath.

Non mi è mai piaciuta come città, e tu l'hai sempre saputo. Fin da piccola desideravo viaggiare e lasciarmi alle spalle questo piccolo paesino dove persino i cani randagi spettegolavano tra di loro.

Da quando sono tornata ne sono successe di tutti i colori: bugie, verità svelate e ancora altre bugie. Se ci fossi stata ancora tu molto probabilmente saresti impazzita pur di stare dietro a me e a Nicholas per non rischiare che ci prendessimo a capelli.

Chissà dove sei ora, e chissà se davvero esiste il paradiso come tutti dicono.

E papà? È con te?
Credo proprio di sì, le vostre anime non si divideranno mai.

Ti starai chiedendo sicuramente come mai io stia scrivendo tutte queste parole così di getto, cosa che non ho mai fatto prima d'ora. La verità è che non mi sento tanto bene e quindi cerco aiuto in te, anche se già so che non potrai mai aiutarmi.

D'altronde come potrei mai biasimarti.

Ti giuro che vorrei accartocciare questo pezzo di carta e strapparlo in mille pezzettini con tutta la forza che ho, e buttarli via dalla finestra come fossero coriandoli.

Cosa mi trattiene?

Il dolore.

Già, proprio il dolore, quello che tutti pensano che io non provi.

Perché lo sai, no?

Io sono forte.

Io sono Aria Lawrence.

Io non piango.

Io non soffro.

La gente ne ha dette di tutti i colori...

Persino il giorno in cui il proiettile ti ha trafitto il petto, le persone non sono riuscite a tacere.

Persino il giorno in cui il tuo cuore ha smesso di pulsare sangue, ha smesso di battere.

Quando sei andata via mi sono affacciata alla finestra della mia stanza e ho osservato come tutte le altre persone continuassero a fare ciò che stavano facendo come se nulla fosse.

La casa era inondata dal dolore, dalle urla di disperazione, dai numerosi pianti.

Papà ti stringeva ancora forte al petto nonostante avesse già capito che non c'era più niente da fare, ma lui continuava a sperarci, e io avrei tanto voluto avere la sua stessa speranza...

Gideon si accasciò a terra, tenendosi la testa tra le mani e tirandosi i capelli più forte che potesse.

Nicholas lasciò che la rabbia si impossessasse del suo corpo, impugnò la pistola e sparò un colpo dritto alla cassettiera di legno su cui era appoggiata la tua torta di compleanno.

AriaWhere stories live. Discover now