V - Thanksgiving

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Sei matta, svitata, hai perso la testa...
Ma ti dirò un segreto:
tutti i migliori sono matti.

Alice nel paese delle meraviglie






Nel giorno del Ringraziamento è tradizione ringraziare

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Nel giorno del Ringraziamento è tradizione ringraziare.

Per esempio si ringrazia per la famiglia che ci è stata donata, per gli amici che ci ritroviamo al nostro fianco, per la possibilità di avere un tetto sopra la testa, per la fortuna di avere un piatto caldo ogni giorno a tavola, e così via...

Era da anni però che per Aria quel giorno era uno dei tanti, perfettamente identico a tutti gli altri, e non solo perché a Parigi nessuno lo festeggiava, ma perché non c'era più nulla per cui ringraziare.

Quando quell'ultimo giovedì di novembre si svegliò e si affacciò alla finestra percepì però una strana sensazione dentro di sé. Alzò il viso verso l'alto ammirando le strade piene di festoni e ghirlande gialle e arancioni, palloncini a forma di tacchini e innumerevoli bandiere americane che svolazzavano con ancora maggiore fierezza rispetto al resto dei giorni.

Non le era mancato nulla di tutto quello ma non potette fare a meno di ricordare con nostalgia l'ultima cena del Ringraziamento, quando la sua famiglia poteva ancora essere definita tale.

Quel giorno avrebbe dovuto fingere, fingere di essere il figliol prodigo che aveva fatto ritorno a casa dopo lunghi anni, fingere di far parte ancora di una famiglia, che però crollava a pezzi e che faceva acqua da tutte le parti. Avrebbe piacevolmente evitato di recitare quella pagliacciata ma sapeva bene che nel suo mondo le apparenze contavano fin troppo.

Si decise così a darsi una mossa: prima sarebbe cominciata quella giornata e prima sarebbe finita, così si ripeteva ininterrottamente mentre indossava un semplice vestito nero che aveva trovato nella sua cabina armadio, residuo della sua vecchia sé sedicenne.

Quando poi scese al piano inferiore si ritrovò e essere parte del frastuono e dell'agitazione generale. C'erano camerieri che correvano da una parte all'altra della casa trasportando piatti, tovaglie, posate, sedie e persino piante.

«Buongiorno signorina Lawrence» la salutò Samantha - una delle cameriere che lavorava lì da più anni - «Abbiamo un problema... l'event planner che la signora Lisa aveva contattato per addobbare il giardino in vista della cena di questa sera ha appena chiamato per disdire» si zittì per un attimo, ma ancora prima che Aria potesse dirle qualsiasi cosa, riattaccò a parlare come un automa «Ho provato ad avvisare la signora Lisa ma purtroppo è irraggiungibile e non farà ritorno alla villa prima delle cinque di questo pomeriggio»

Ad Aria non ci volle allora molto per comprendere che le stesse indirettamente chiedendo aiuto, così dopo un respiro profondo e armata di molta pazienza si diede da fare.
Si spostò nel giardino antistante alla villa - dove si sarebbe tenuta la cena - e allestì il suo piccolo studio personale per quella giornata, ma appena fu circondata da dozzine di foglie si pentì immediatamente di aver pronunciato quelle tre semplici parole «Ci penso io».

AriaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin