VII - Colazione a casa Lawrence

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Il più bello dei mari è quello
che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Nazim Hikmet





Dopo la sua piccola gita al mare Aria era ritornata a casa rientrando dal giardino per evitare di farsi vedere da qualcuno

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Dopo la sua piccola gita al mare Aria era ritornata a casa rientrando dal giardino per evitare di farsi vedere da qualcuno.

Tutta la famiglia era nella sala da pranzo, con una bottiglia di vino e tanti calici - alcuni vuoti altri pieni - davanti a loro. Parlavano, scherzavano, ridevano e si divertivano come una vera e propria famiglia, mentre lei era lì, a guardarli in silenzio da uno spiraglio della porta lasciata leggermente aperta.

Non c'era nulla di più brutto di una casa piena di persone, piena di voci, piena di risate, che nascondeva, però, una persona dimentica e non presa in considerazione, una persona sola in un angolo a chiedersi cosa staranno dicendo, di cosa staranno parlando e di cosa staranno ridendo.

La mattina dopo, si svegliò di buon'ora, si vestì in fretta e furia e scese al piano inferiore. Quando varcò la porta della sala da pranzo, ritrovò davanti a suoi occhi esattamente la stessa scena della sera precedente con l'unica differenza che nel momento in cui la videro arrivare smisero di fare ciò che stavano facendo, come se stessero giocando alle belle statuine e la musica si fosse appena fermata.

Spostò lo sguardo su ognuno di loro, soffermandosi infine sull'unica sedia libera, quella che occupava sempre da ragazza.

Non si sedette lì, però. Non avrebbe retto quella terribile vicinanza con Gideon e Lisa. Preferì fare il giro del tavolo e riempirsi il piatto di pancake, mangiandoli poi in piedi.

Lisa la seguì con gli occhi e provò un'improvvisa fitta allo stomaco nel vederla girare di nuovo per casa «Dormito bene?» le chiese poi, fingendo indifferenza, nonostante le venisse solamente da piangere.

Aria però non rispose, non annuì neanche, si limitò a dar le spalle a tutti loro e spalmare la cioccolata sui pancake.

«Dove sei scappata ieri sera?» le domandò senza perdere tempo Nicholas, dopo che con un leggero gesto del capo aveva congedato tutto il personale dalla sala.

Lei alzò un sopracciglio rimanendo con il braccio a mezz'aria, mentre portava un pezzo di pancake alla bocca «Da quando hai questo istinto paterno nei miei confronti?» gli domandò sarcasticamente «Mi fai seguire anche ora?»

«Non iniziare a fare uno dei tuoi soliti teatrini» sputò via l'uomo «Ti ho vista uscire, non sei più tanto discreta come lo eri un tempo, sai?»

«Tu sei più stronzo invece»

«Da che pulpito»

«Nicholas!» lo richiamò subito dopo Lisa, non tollerando quel loro comportamento a tavola «Smettetela entrambi»

AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora