Capitolo 52 - Lettera

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Capitolo 52

-Perché sei scappato ieri sera?-

Non serviva voltarsi, per capire chi fosse la persona, che aveva pronunciato quelle parole; Remus era ben consapevole, di avere gli occhi di Ninfadora puntati, contro la propria figura. Sapeva però, che non appena si fosse girato verso di lei, non avrebbe più avuto il coraggio di parlarle. Erano trascorsi mesi, dal loro primo incontro e da allora, aveva fatto di tutto per allontanarla da sé stesso. Ma nonostante tutti i suoi sforzi, Ninfadora Tonks tornava alla carica, incredula al fatto che lui, non volesse avere nulla a che fare con lei.

-Avevo un turno di guardia.- rispose laconico.

-Stronzate! Sei scappato, dimmi il perché.- esclamò la ragazza, facendo diventare i suoi capelli rosso fuoco.

Remus sospirò e mantenne lo sguardo fisso sulla strada, fuori Molly Weasley controllava che i bauli dei ragazzi, fossero in perfetto ordine. Tutti i suoi sforzi per allontanare Dora erano vani, ogni volta che si ritrovava da solo con lei, provava l'impulso di baciarla.
E lo aveva fatto.
Due volte.
Due baci meravigliosi, tanto che se si concentrava, riusciva ancora a sentire il suo sapore sulle labbra. Ma non doveva esserci un terzo e proprio il giorno precedente, era riuscito ad evitare che ciò accadesse. Questo però, aveva portato Ninfadora ad essere terribilmente in collera con lui e, anche se ciò era esattamente quello che voleva, vedere il suo broncio gli faceva venire voglia di abbracciarla.

-Perché è sbagliato. Tutto questo è decisamente un errore.-

Utilizzò un tono paterno, nella speranza che ciò l'aiutasse a tornare in sé, ma non accadde. Ninfadora si avvicinò a lui e lo costrinse a voltarsi verso di lei. Incontrò i suoi occhi e si perse per un momento, ad ammirarli. Erano dello stesso colore dell'ambra, in perfetto abbinamento con i capelli rossi. La ragazza si accorse del cambiamento di espressione di Lupin e si addolcì un poco. Portò una mano sul viso martoriato dell'uomo e con l'indice, seguì il percorso della cicatrice più lunga, che proseguiva lungo il collo e si fermò, all'estremità della camicia. Remus non ebbe il tempo di formulare alcun pensiero, perché Ninfadora lo tirò a sé.
La testa dell'uomo, era libera da qualsiasi pensiero non fosse legato alle labbra della ragazza, al loro sapore o alle linee che formavano, ogni volta che sorrideva tra un bacio e l'altro.
All'improvviso, un rumore dietro la porta li fece allontanare l'uno dall'altra e Remus, tornò subito in sé. L'entrata di Alyssa fu una cosa del tutto imprevedibile, era da qualche giorno infatti che la vedeva soltanto ai pasti, se voleva parlarle era costretto ad entrare nel suo laboratorio.
Cosa che raramente faceva, dato l'inclinazione della ragazza a voler testare i suoi studi sulla pelle altrui.

-Alyssa, cos'è successo?-

Alyssa guardò prima Ninfadora poi Remus e scosse il capo, sorridendo maliziosa. -Vi ho interrotti vedo, scusate. Volete che ripasso?-

Remus alzò gli occhi al cielo imbarazzato mentre Ninfadora, sorrise divertita. -Se sei venuta qui è per una cosa seria.- disse, ignorando la domanda della figlioccia.

Alyssa annuì, tornando seria ma l'ombra di un sorriso divertito, la si poteva notare anche da quella distanza. Ninfadora sospirò e uscì, non mancando di promettere a Remus che il loro discorso, non sarebbe finito lì. Quando lei fu fuori, Alyssa si avvicinò all'uomo e sorrise apertamente.

-Sono felice per voi, approvo totalmente!-

-Alyssa, tra me e Ninfadora non c'è assolutamente nulla.- disse sospirando esasperato.

-Allora quel quasi bacio di ieri, l'ho sognato?- chiese lei, con fare innocente. -A tal proposito, non è carino lasciare una ragazza in quel modo! È stato veramente maleducato da parte tua.-

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