Capitolo 16 - Vacanze E Pozioni

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Capitolo XVI

Se c'era una cosa che il signor Black proprio non sopportava, erano i peli di cane sparsi per il pavimento. Se li ritrovava ovunque e ogni volta doveva chiedere a Kreacher di ripulirgli i pantaloni o la giacca.

Ma se c'era una cosa che il signor Black adorava, era riavere in casa suo figlio.

Era accaduto tutto in una mattina di giugno, quando Alyssa portò in casa un cane. Orion non fece in tempo a farglielo cacciare via che il cane si trasformò in un uomo, vestito di stracci e con il volto scavato. L'anziano Black ci mise un po' a riconoscere gli occhi di sua moglie e per un secondo s'immaginò di rivederla.
Ma quell'attimo passò in fretta e si rese conto di avere di fronte a lui suo figlio, Sirius.
Lo guardò per un tempo che sembrò eterno, prima di avviarsi su per le scale.

-Kreacher, prepara la sua vecchia stanza- esclamò quando fu alla fine della rampa.

Sirius Black era tornato a Grimmauld Place.

Orion dopo quel giorno ci mise un po' ad abituarsi all'idea. Passò giorni interi nella stanza degli arazzi dove vi erano raffigurati tutti i membri della dinastia Black, indeciso su cosa fare. Phineas lo aveva implorato di cacciarlo di casa ma sapeva che Walburga non avrebbe mai accettato di perderlo nuovamente.

Dopo una settimana uscì da quella stanza e si unì a suo figlio e sua nipote per la colazione. L'entrata di Orion nella sala da pranzo fece ammutolire i due, Alyssa si alzò e andò dal nonno per dargli un bacio sulla guancia mentre Sirius si limitò a fargli un cenno con la mano. Orion si andò a sedere a capo tavola e fece segno ad Alyssa di accomodarsi. I tre rimasero in silenzio, Alyssa sorseggiava il suo succo di zucca mentre lanciava occhiate prima a suo nonno poi a suo padre. Sirius mangiucchiava il minimo indispensabile, sicuro che di li a poco suo padre gli avrebbe rinfacciato tutto e costretto ad andarsene.
Orion guardava suo figlio mentre Kreacher gli serviva il porridge.

-Ad Azkaban ti davano da mangiare abbastanza?- gli chiese, guardandolo.

Sirius sobbalzò a quelle parole e lo incenerì con lo sguardo, sicuro che fosse una frecciatina.

-No, il cibo bastava a stento per andare avanti- rispose, gelido.

Orion annuì e iniziò a mangiare il suo porridge con tranquillità.

-Allora mangia, devi recuperare le forze- disse con naturalezza. -Kreacher, prepara a Sirius delle uova con pancetta per favore-

Alyssa spalancò gli occhi alla richiesta del nonno e gli sorrise. Sirius lo guardò sorpreso ma non disse nulla, iniziando a mangiare di gusto il porridge. La colazione continuò nel rigoroso silenzio, Orion faceva finta di nulla mentre Sirius non la smetteva di ingurgitare cibo. Al termine del pasto i tre si alzarono, Orion fu il primo ad arrivare alla porta.

-Sirius gradirei parlarti in privato nel mio ufficio- esclamò prima di uscire.

Sirius annuì nonostante Orion non potesse vederlo e lo seguì. I due si spostarono in ufficio e ne uscirono solo cinque ore dopo.

Alyssa non seppe mai cosa si dissero i due uomini, dopo quella riunione padre-figlio le furono esposte solo direttive su come comportarsi. Sirius sarebbe rimasto sottoforma di cane ogni volta che in casa c'era qualche ospite, gli avrebbero trovato un nome adatto a un canide e soprattutto Alyssa non doveva raccontarlo a nessuno, Theodore compreso. Le direttive furono accettate di buon grado dalla ragazza, finalmente felice di riavere una figura paterna nella sua vita.

A Theodore raccontò di averlo incontrato, gli disse che non credeva che suo padre avesse a che fare con l'omicidio di sua madre e si limitò a dirgli che non aveva più contatti con lui da quando era fuggito, in fondo non le serviva avere qualcun altro nella sua vita. Suo nonno le bastava e Theodore le credette ma non accettò di vedere nella casa della sua amica il meticcio incontrato a Hogwarts.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now