Capitolo 71 - Battaglia al San Mungo

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Capitolo 71

La pioggia si stava abbattendo contro Londra con una tale intensità da far sobbalzare con cadenza regolare la donna alla cassa della Sala da té che, per nascondere il suo timore per il maltempo, ridacchiava con fin troppa enfasi facendo così preoccupare la fila di persone in attesa di un té caldo. Alyssa non stava guardando lei quanto più la fila che si stava inesorabilmente creando, non perché la stesse preoccupando ma per il semplice fatto che non c'era nessuno a calmare la donna e fu come se qualcuno le avesse dato uno schiaffo in pieno viso. Perché quello era una cosa di cui si era sempre occupata Josirée e non c'era più nessuno a preoccuparsi di stupide crisi isteriche dovute al meteo. 

-Quella è la signora Brandon, suo marito è ricoverato qui da due mesi per lesione da incantesimo e puntualmente il pomeriggio, pretende che il banco della Sala da tè sia pieno di torte ai lamponi- le spiegò una donna, alle sue spalle.

-Questa è tua. Lui avrebbe voluto darla a te, non poteva rimanere ancora nascosta.- mormorò Alyssa, impacciata.

Era passato un anno da quando l'aveva conosciuta e in pochi mesi era riuscita a farle il torto più grande che qualcuno potesse mai fare. 

Toglierle la vita. 

Si era chiesta più volte cosa sarebbe successo se non avesse chiesto a Josirée di conoscerla, di provare ad essere zia e nipote come in una qualsiasi famiglia normale e la risposta era presto detta. Josirée non sarebbe mai morta per mano della Lestrange e avrebbe avuto la sua esistenza più serena senza di lei. Le sue innumerevoli riflessioni l'avevano portata a pensare che aveva sbagliato tutto e se avessero ritrovato Regulus cosa gli avrebbe detto? Che la sua Josie era morta in una battaglia che non ci sarebbe mai stata se avesse avvisato chi di dovere? 

-Hai conosciuto il tramite?-

Andrew parlò e Alyssa sobbalzò sentendosi una stupida per essersi persa nei suoi pensieri, dimenticandosi di essere con qualcuno. Le accadeva ancora nonostante i mesi passati e ogni volta era costretta a doversi scusare ma, se Lavanda si era ormai abituata a dover ripetere le frasi, Andrew provava ancora fatica ad abituarsi a quei blackout che l'assillavano tutti i giorni. Tuttavia non le diceva nulla, era la sua espressione a parlare per lui.

-Oh ehm, no.- rispose prima di prendere un sorso di té. -Solo Jocelyn e Madame Maxime sanno chi è. Io ho solo un nome in codice Red Stone.-

-E' una persona fidata quindi?- domandò Andrew, guardandola. -Perché potrei farlo io se...-

-Ho affidato la mia vita a Madame Maxime e lo farei altre mille volte con la sicurezza che tornerei sana e salva.- ribatté, interrompendolo. -So che è strano dire queste cose ma fidati, è una persona fantastica se solo la conoscessi. E' stata la mia mentore, a lei devo tutto.-

-Ricordami come ti ha convinta ad andare a Beauxbatons...- borbottò rigirando il cucchiaino nella tazza ormai vuota. -Comunque, cos'altro ancora dobbiamo fare?-

-C'è bisogno di altre Pozioni Antilupo, Pozioni Curative di qualsiasi tipo ma soprattutto ingredienti che possano usare loro stessi.-

Andrew la guardò annuendo, dopodiché addentò un Cinnamon Rolls sotto l'occhio di Alyssa che gli passò anche il suo quando vide la fame che attanagliava l'amico. Quando finì di mangiare si pulì la bocca con un fazzoletto e tornò a guardarla negli occhi con un'aria vagamente incuriosita.

-Come mai in alcune ampolle scrivi JD?- chiese con tranquillità.

Da quando avevano iniziato a lavorare insieme, Andrew si era sciolto molto con lei e se prima non avrebbe mai osato farle una domanda del genere, ora non si poneva più di questi problemi. 

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now