Capitolo 4 - Gelatine tutti i gusti + 1

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Capitolo IV

Alyssa Sophie Black

Figlia di un assassino

Attenzione studenti di Hogwarts!

Questo era scritto in vari cartelli sparsi per il castello, compresa la Sala Comune dei Grifondoro, dove venivano appesi ogni giorno dall'arrivo a Hogwarts.
Alyssa ne rimase scioccata e, se non fosse stato per il suo orgoglio, sarebbe andata a nascondersi nel bagno del secondo piano. Ma i suoi nonni le avevano sempre insegnato a non cadere e a farsi valere sempre, per questo camminava a testa alta anche se aveva bisogno di risposte.

Non appena lesse l'ennesimo cartello, lo staccò dalla parete e si avviò verso lo studio di Silente, furibonda.
Anche a costo di far saltare la testa ad innocenti, avrebbe trovato il colpevole di tanta cattiveria.
Fuori dalla stanza, come ad attenderla c'era proprio il preside, che a differenza sua, sorrideva pacato.

-Sorbetto al limone- disse perentorio il preside e dalla statua comparvero delle scale grazie a un meccanismo. L'uomo le fece segno di entrare e non appena furono sopra, le scale scomparvero.

Nell'ufficio tutto era così maledettamente tranquillo, decisamente diverso dalla bolgia di studenti in preda ai primi giorni di scuola.
Non appena si sedette però, il preside fu chiamato dal guardia caccia per un problema sorto nel momento sbagliato.
Alyssa se ne stava a braccia conserte e picchiettava con il piede a terra a tempi regolari, ogni tanto sbuffava mentre guardava Phineas, che imprecava tutto ciò che lei stava pensando in quel preciso istante.

-Attaccare così una Black, assurdo!- borbottava il quadro mentre gesticolava in preda al nervosismo.

Non le piaceva aspettare, soprattutto quando si trattava di una questione di vitale importanza come quella. Questa era una cosa che sua nonna le aveva sempre recriminato, l'impazienza. Proprio su quella sua parte caratteriale sia Walburga che Orion le ricordavano la somiglianza con il padre.

Dopo un po', l'uomo rientrò con fare molto pacato e si andò a sedere alla poltrona davanti Alyssa. Phineas intanto continuava a imprecare e a chiedere spiegazioni a Silente, che lo guardava più per educazione che per voglia di rispondere. Poi lo bloccò, con un gesto gentile della mano e Phineas si zittì borbottando.

-Allora Alyssa sei qui per parlarmi di questi cartelli, giusto?- chiese Silente, con tono cordiale.

Alyssa annuì energica e batté i piedi a terra, portando le mani sui braccioli.

-Esatto, signor preside. Questo non può assolutamente passare inosservato! Bisogna agire e prendere quegli idioti ed espellerli da Hogwarts- esclamò a voce alta.

Silente sorrise e annuì guardandola.

-Ti piacciono le gelatine tutti i gusti più uno?- le chiese Silente, mentre apriva un cassetto.

Alyssa lo guardò frastornata, era stranita da quel comportamento ma tuttavia annuì e rimase in attesa di capire dove voleva andare a parare il preside.

-Beh, si più o meno. Alcune mi piacciono ma altre proprio no- rispose dopo qualche secondo, storcendo il naso al ricordo della caramella al vomito.

Silente fece uscire un pacchetto di gelatine tutti i gusti + 1 e lo aprì lasciandolo sul tavolo.

-Esatto, vedi ci sono sia quelle buone da morire e quelle che preferiresti morire piuttosto che mangiarle- convenne il professore sorridendo. -Ma loro le mettono lo stesso nel pacchetto-.

-Beh, si- esclamò incerta la ragazzina.

-Vedi Alyssa, Hogwarts è un po' come le gelatine tutti i gusti più uno. Ci sono studenti buoni e studenti cattivi ma non possiamo di certo sbatterli fuori dalla scuola- disse il preside guardandola mentre prendeva una caramella.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now