Capitolo 22 - Campione Non Voluto

1.6K 86 26
                                    

Capitolo 22

Le candele della Sala Grande si stavano man mano consumando e il silenzio che le stava attorno la faceva sentire tremendamente a disagio. Aveva agito d'istinto, senza pensare alle conseguenze ossia la chiacchierata che sicuramente avrebbe avuto con Harry al momento del ritorno in Sala Comune. Era la prima volta che si trovava da sola con Harry da quando lo conosceva e, sebbene lo considerasse un bravo ragazzo, non poteva di certo considerarlo come suo amico intimo.
Quando aveva visto tutta la sala impegnata a fissarlo si era ricordata del giorno del suo smistamento, ricordò tutti gli occhi addosso e non voleva che qualcuno lo trattasse come avevano fatto con lei. Anche se ancora non riusciva a crederci che Harry fosse riuscito a mettere il suo nome nel Calice.

Stava quasi per addormentarsi sul tavolo, quando la porta da cui i campioni erano scomparsi durante la fine del banchetto si aprì.

-Beh, allora saremo di nuovo avversari- esclamò la voce inconfondibile di Cedric.

I due ragazzi uscirono allo scoperto, sotto la luce fioca delle ultime candele rimaste e non si accorsero subito di lei.

-Così sembra- borbottò Harry.

-Ma una cosa me la devi spiegare, come hai fatto a mettere il tuo nome nel Calice?- chiese Cedric mentre si avvicinavano alla porta.

-Non l'ho fatto- rispose prontamente Harry e il suo tono convinse Alyssa della sua sincerità.

-Ah... Certo- disse Cedric, con tono incerto. -Oh, ciao Alyssa- esclamò non appena la notò.

Harry seguì lo sguardo di Cedric e fu piacevolmente sorpreso di trovarla lì.

-Ciao, Cedric- gli rispose, facendogli un mezzo sorriso.

Cedric si avvicinò alla porta, superando Harry e Alyssa ma prima di uscire si voltò nuovamente verso di loro.

-Beh ci vediamo- li salutò prima di tornare nella sua sala comune.

Alyssa e Harry rimasero in silenzio per qualche secondo, solo la riapertura della porta dietro al tavolo dei professori la convinse a prendere il ragazzo per un braccio e uscire a passo svelto da li.
Il castello era immerso in una piacevole penombra, alcuni quadri dormivano beati mentre altri parlavano tra di loro forse di ciò che era avvenuto in Sala Grande un'ora prima.

-Non l'ho messo io il mio nome nel Calice- sbottò dopo qualche minuto Harry, con tono supplichevole.

Alyssa annuì scettica mentre arrivavano all'androne delle scale. Prima di salire i primi gradini però si bloccò e si voltò verso il giovane Potter che guardava il pavimento sconsolato.

-Senti Harry, non so ancora se ti credo- disse con voce incerta. -Ma so che adesso più che mai hai bisogno di aiuto- gli mise una mano sulle spalle come a confortarlo. -Sono abbastanza certa che tutta la scuola sia contro di te-

-Grazie- ironizzò Harry.

Nonostante la penombra, Alyssa poté notare il volto pallido di Harry e quasi provò pena per lui. Un ragazzo così famoso, colui che era sopravvissuto a Tu-Sai-Chi in quell'istante non era altro che un quattordicenne impaurito all'idea di dover partecipare a un torneo mortale. La ragazza inclinò il capo e gli sorrise, sperando di rassicurarlo.

-Ti aiuteremo Harry, non ti lasceremo solo- disse con tono rassicurante. -Allora- disse mentre saliva i primi gradini. -Di cosa tratta la prima prova?- gli chiese.

Harry la seguì e le si mise di fianco. -Non l'hanno detto. Dobbiamo dimostrare l'audacia nel cavarcela da soli, senza sapere cos'avremo di fronte. La prima prova ci sarà il 24 novembre e sinceramente Alyssa non so dove mettere le mani- esclamò sconsolato. -Cosa devo fare?-

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now