Capitolo 8 - Tornato

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Capitolo VIII

Divinazione era una materia odiosa. Alyssa lo aveva scoperto all'ennesima farneticazione della professoressa Cooman, eppure era certa che non ci fossero materie orrende.

Beh quel giorno aveva scoperto di sbagliarsi.

Stava scendendo le scale quando udì le voci di Lavanda e Calì qualche rampa di scala più su di lei, si voltò velocemente e non appena scoprì che non l'avevano vista, corse giù verso l'atrio. Adorava la sua amica, era stata la prima persona con cui ha parlato al tavolo di Grifondoro e la prima a cui non interessavano quelle voci su di lei, però aveva un difetto, un difetto che si poteva colmare solo con la parola divinazione.

Ogni singola volta, dopo la lezione di Divinazione, Lavanda voleva provare a predire il suo futuro riuscendo a vedere soltanto morte, ovvio. Non aveva nulla contro Lavanda, ma se la professoressa prediceva a tutti un futuro fatto di morte beh, lei non poteva certo far di meglio. Si avviò verso la Sala Comune di Grifondoro a passo svelto, suo nonno le aveva inviato i giornali come ogni lunedì e fremeva per scoprire dove fosse Sirius Black. Era un po' di tempo che non veniva avvistato e ormai non sapeva cosa inventarsi per trovarlo. Nessuno aveva scoperto la sua indagine su suo padre, a suo nonno però aveva detto che ormai aveva Tredici anni ed era il caso di informarsi sull'economia magica. Era certa che Orion non le aveva creduto ma per qualche insana ragione, le inviava lo stesso i giornali e di questo, Alyssa ne era sollevata.
Arrivò davanti al quadro della Signora Grassa col fiatone e rimase un attimo a contemplarla. Il quadro si mise in posa notando lo sguardo della giovane e sorrise. Ad Alyssa venne da ridere ma non rovinò i sogni di gloria del quadro.

-Alyssa- la chiamò una voce alle sue spalle.

Alyssa si voltò, riconoscendo perfettamente la voce di Theodore. Durante l'estate la sua voce era leggermente cambiata a causa della crescita e lei se n'era accorta subito quel giorno sul treno, abituata com'era a sentirla tutti i giorni. Si voltò e infatti si ritrovò il giovane Serpeverde sorridente davanti a lei.

-Ciao, Theodore- rispose la ragazza cortesemente.

I loro rapporti erano leggermente cambiati, da quando a ogni loro uscita lui si portava dietro Daphne Greengrass, ragazza che Alyssa non aveva mai sopportato e che purtroppo se la ritrovava sempre attorno. Aveva smesso di uscire con lui e a quanto le pareva non è che gli dispiacesse. Fu anche per questo che la giovane Black non aveva mai parlato dei suoi piani a Theodore nonostante desiderasse il suo aiuto in quella faccenda troppo complicata per lei.

-Questo sabato ci vai a Hogsmeade?- chiese Theodore sorridendole.
Alyssa inclinò il capo e lo guardò sospettosa, "cosa avrà in mente?", pensò tra sé ma non glielo chiese apertamente nonostante un tempo lo avrebbe fatto senza alcun problema.

-Si, vado con Lavanda e Calì- rispose incerta.

-Ah- rispose il ragazzo, guardandola.

-Volevo chiederti veramente, se ti andava di venirci con me- chiese con voce insicura.
Alyssa lo guardò assottigliando lo sguardo, ancora non capiva cosa voleva da lei e sperava vivamente che non c'entrasse nulla con Daphne Greengrass.

-Saresti solo tu?- chiese Alyssa, guardandolo.

Doveva ammettere che il suo migliore amico gli mancava da morire e poi aveva sempre pensato che la prima uscita a Hogsmeade l'avrebbe fatta con lui. Ma dal volto di Theodore non vide altro che un segno di negazione. Quel gesto le fece venire una fitta nel petto, ormai non le interessava più sentire neanche la sua voce.

-No viene anche Daphne e...-

-Mi dispiace, ho già presi impegni con le mie amiche. Mi dispiace sul serio- l'interruppe mentre si voltava verso il quadro della Signora Grassa, che era rimasta a guardare la scena interessata.
Non appena sentì i passi di Theodore allontanarsi, alzò lo sguardo verso il quadro.
-Fortuna Major- disse quasi con un sussurro.
La porta si aprì e la ragazza entrò di corsa.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now