Capitolo 70 - Decisioni

619 34 63
                                    

Capitolo 70

-Abbiamo quasi finito, monsieur Lemoine- disse Alyssa sorridendo all'uomo, mentre gli controllava ulteriormente la temperatura scesa durante il weekend.

-Mercì mademoiselle.- rispose Lemoine, con un occhiolino. 

-De rien.- mormorò la ragazza.

Erano passati pochi giorni da quando aveva ascoltato la conversazione tra lei e la Perks e non era ancora riuscito a parlare con nessuno, neanche con i suoi amici che pure avevano notato il cambiamento in lui al ritorno a scuola quel venerdì pomeriggio. C'era qualcosa che lo bloccava dallo spifferare tutto e quel qualcosa era da ricercare nella frase di Alyssa: "l'ho già fatto ad agosto, quando gli Auror mi hanno beccata a Bourlas". Aveva chiesto a Megan dove si trovasse e la ragazza gli aveva spiegato che quello, era un villaggio semi magico vicino ad una delle quattro grandi cittadine magiche libere di Francia e che ad agosto era stato quasi raso al suolo da una delle più grandi battaglie mai viste sul suolo francese. Aveva poi deciso di non fare ulteriori domande visto che Megan non sentiva la nonna dal colpo di Stato che aveva portato l'ascesa di un governo fantoccio nelle mani del Signore Oscuro, ed era visibilmente preoccupata. 

-Andrew?- lo richiamò Alyssa.

Il giovane alzò gli occhi su di lei, trovandola a osservarlo con un sorriso di circostanza, il solito che utilizzava quando si ritrovavano qualcuno dell'ospedale attorno. Ricambiò lo sguardo incapace di dire qualcosa, perché dal venerdì precedente non era riuscito a guardarla come sempre, neanche quando Tracey e Megan gli avevano raccontato della famosa lettera di Sirius Black a Harry Potter era riuscito a provare un po' di pena per lei. Aveva scoperto che Alyssa Sophie Black era piena di segreti e, sebbene sembrasse una ragazza normalissima, dentro di sé nascondeva piani che a stento riusciva a concepire.

-Dimmi.- le disse gelido.

Alyssa vacillò per una frazione di secondo, prima di passargli la cartella clinica di Lemoine che di tutta risposta, osservava i due con fare incuriosito forse alla ricerca di un qualche segno che in realtà fossero una coppia nel pieno di un litigio amoroso. Andrew lesse le ultime considerazioni aggiunte dalla Devon e sbuffò impercettibilmente, al pensiero di dover fare una nuova Pozione Energizzante che in realtà era solo acqua.

-Perdonami ma forse dovrei farti leggere le condizioni meteo di domani.- esclamò Alyssa, notando l'irritazione del compagno. -Lemoine ha chiari segni di licantropia imminente quindi bisogna fargli una pozione Antilupo. Ha già preso la pozione ieri e l'altro ieri?- domandò la ragazza rivolgendosi al paziente.

-Oui, se ne è occupata la Posionista Perks.- rispose annuendo. 

-Oggi e domani dovrà prenderla di nuovo, non si preoccupi monsieur Lemoine, ce ne occuperemo noi.- 

-Sono sherto che farete un ottimo lavoro.- rispose sorridendo. 

-Perfetto, allora passiamo più tardi...-

-In Francia non è così facile avere le pozioni sapete?- disse l'uomo con un sorriso imbarazzato. -è la prima volta che... che riesco a prenderla con la regolarità che serve.- 

Andrew lo fissò senza riuscire a trovare le parole adatte con cui ribattere a una cosa del genere. Lui non aveva avuto alcun tipo di problema, era sempre stato al sicuro a casa sua circondato dai suoi cari, consolando Megan quando la preoccupazione per sua nonna diventava insostenibile. Ancora una volta Alyssa lo sorprese quando si sedette sulla sedia accanto a Lemoine, prendendogli la mano tra le sue e guardandolo con un sorriso così comprensivo che negli ultimi tempi pensava di non vedere più sulle sue labbra.

-Ciò che ha vissuto non si augura a nessuno.- disse Alyssa, mantenendo lo sguardo fisso negli occhi azzurri dell'uomo. -Ma nonostante tutto è qui, è riuscito a scappare.-

Lo spettro di una vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora