Capitolo 31 - Partita

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Capitolo 31

Oltre ogni previsione, riuscì a dormire come se non dovesse giocare alcuna partita. Si era alzato dal letto riposato come un orso appena uscito dal letargo e aveva indossato la divisa della squadra di Hogwarts, canticchiando una canzone dei Boys from Scotland*. Accarezzò orgoglioso lo stemma posto al centro del busto e sorrise, mentre si guardava allo specchio. Non vedeva l'ora di scendere in campo e di togliersi finalmente quel peso sulle spalle. Certo, Alyssa tra loro era colei che aveva più pressione addosso ma di certo non erano da meno. Da quando era stato scelto come vice capitano, i Serpeverde erano tutti fieri di lui e di Urquhart, non c'era compagno che non lo salutava al suo passaggio e persino Lise, la quale era sempre stata una ragazza sulle sue, gli si avvicinava per scambiare qualche parola. Si voltò verso i suoi compagni di stanza, Tiger e Goyle stavano ancora dormendo mentre Andrew era già in piedi e stava indossando la sua stessa divisa. Quest'ultimo, sentendosi osservato, alzò gli occhi su di lui e lo guardò con fare interrogativo.

-Tutto bene, Terrence?- gli chiese infatti, mentre si allacciava i parastinchi.

-No niente- disse tranquillo. -Volevo vedere come stavi messo- esclamò, tornando a guardarsi allo specchio.

Andrew lo guardò torvo e si alzò, per rimirarsi accanto al compagno di stanza -Devo dire che queste divise sono davvero belle- commentò Andrew, guardando lo stemma di Hogwarts.

-Dovrebbero farle così anche per le squadre delle case- disse Terrence annuendo. -Beh, andiamo. Dobbiamo fare un ultimo briefing- disse, dando una pacca sulla spalla al ragazzo come a dirgli darsi una mossa.

-Tu e la Black vi siete proprio trovati. Stacanovisti insieme- borbottò Andrew prima di avviarsi alla porta.

Terrence ridacchiò a quell'affermazione, non era la prima volta che lui o i gemelli Weasley lo dicevano e ormai si era abituato a quella routine fatta di Quidditch e di riunioni per scegliere le strategie migliori. Non l'avrebbe mai ammesso neanche se fosse stato sottoposto alla maledizione cruciatus ma quella squadra così eterogenea, non gli dispiaceva affatto. Odiava gli Weasley ma non poteva negare che come battitori fossero degli ottimi giocatori.

-Andiamo- rispose Terrence. -Vorrei rifare un allenamento solo per te. Ti vedo troppo preso dalla nostra cercatrice- ghignò nel dirlo e si godette le guance del suo compagno diventate rosse.

-Non hai capito niente- borbottò Andrew, mentre usciva quasi di corsa dalla stanza.

Terrence scosse il capo divertito e seguì il ragazzo fuori dalla camera, con il russare di Goyle in sottofondo. Quando misero piede in Sala Comune i pochi presenti iniziarono ad applaudirli, sia Terrence che Andrew fecero un inchino giocoso al cospetto dei compagni e uscirono dalla stanza per sbucare nel corridoio dei Sotterranei. Chiacchieravano del più e del meno mentre si avvicinavano alle scale che li avrebbe condotti nel corridoio dei seminterrati. Avevano scelto quella strada per poter passare davanti al passaggio usato dai Tassorosso e infatti trovarono una Megan Jones intenta a rimirare il suo manico di scopa, ad attenderli vicino a un quadro di natura morta. La ragazza aveva indosso la loro stessa divisa e i capelli biondi erano raccolti in una treccia alla francese che la faceva sembrare più slanciata, appena li vide le sue labbra di distesero in un sorriso e a Terrence non servì neanche voltarsi verso Andrew per sapere che aveva smesso di respirare.

-Buongiorno ragazzi! Mia cugina Gwyneth mi ha prestato uno dei suoi manici di scopa- disse la ragazza, facendo vedere loro una scopa firmata Tornado. -Ha detto che se voglio posso tenerla, non è bellissima?-  sospirò e strinse il suo manico di scopa tra le braccia come fosse un peluche.

-Bene, Jones sfrutta bene la velocità di questa scopa oggi, è un grosso punto a nostro favore- esclamò Terrence. -Andiamo dai. Ho una fame-

-Anche io ho fame sai?- disse Megan. -Potremmo fare colazione insieme. Che ne dici Andrew?-

Lo spettro di una vitaKde žijí příběhy. Začni objevovat