Capitolo 15 - Grace

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Capitolo XV

Gli occhi del professore erano neri come in una notte senza luna, non c'era più differenza tra le iridi e le pupille, gli arti erano diventati quelli di un animale e una folta peluria ricopriva il tutto corpo.
Il volto gentole dell'uomo si trasformò in un muso canino.

Alyssa trattenne il fiato per un tempo indefinito, prima di rendersi conto che quello davanti a loro non era un lupo mannaro qualsiasi ma il suo professore, il suo mentore. Il lupo ringhiò loro contro e di istinto, i quattro ragazzini si abbracciarono tenendosi a debita distanza, mentre Sirius tentava di fermarlo, urlandogli cose che solo Lupin poteva capire.

Le gambe di Alyssa tremavano ad ogni ringhio mentre teneva stretto il braccio di Hermione accanto a lei che a sua volta l'abbracciava con forza. All'inizio della Foresta Proibita Minus era rimasto a guardare la scena, credendo di non essere notato. Tuttavia si accorse di esser fissato dalla giovane Black e fu allora che realizzò di dover scappare prima di poter essere catturato di nuovo, le sorrise e in un secondo si trasformò in un topo per poi fuggire all'interno della Foresta Proibita. Nel frattempo Sirius si era trasformato e stava facendo di tutto per portare Lupin da tutt'altra parte.

Non appena Alyssa vide Minus trasformarsi non ci pensò due volte, lasciò il braccio di Hermione, che le urlò qualcosa dietro e corse verso gli alberi dove aveva visto scappare il topo, incurante dei movimenti del lupo, bloccato a stento da Sirius.
La giovane afferrò la bacchetta e si fece luce per continuare a correre. Sopra di lei le cime degli alberi erano illuminate dalla luna che però non riusciva a filtrare da i folti rami rendendo la Foresta totalmente buia. I suoi occhi scrutavano il terreno, dove un topo, continuava a correre facendo rumore tra le foglie. Alle sue spalle gli ululati del lupo non cessavano anzi continuavano imperterriti mentre lei correva sempre più veloce.

Non faceva caso a ciò che le era intorno se non alla ricerca del topo, Minus doveva pagare per ciò che aveva fatto. In un attimo si ritrovò su una parte delle sponde del lago nero dove la luce lunare si rispecchiava sull'acqua, si bloccò un attimo per stropicciarsi gli occhi prima di rendersi conto che un uomo stava scrutando il lago.

Alyssa fece un mezzo sorriso non appena lo riconobbe, ti ho preso, Minus, pensò mentre gli puntava la bacchetta contro.

-Sapevo che mi avresti trovato- l'anticipò l'uomo, volgendosi verso di lei.

Alyssa rimase un attimo sorpresa dal tono di voce utilizzato, lo guardò attentamente e se poco prima nella Stamberga Strillante aveva visto un uomo impaurito e fifone, in quel momento aveva davanti a sé un uomo segnato da errori e ormai stanco di scappare.

-Ti ho preso- rispose la ragazza con fare sicuro. Non voleva cedere a nessuna pietà, lui doveva marcire a Azkaban proprio come suo padre aveva fatto per dodici anni.

Minus fece un mezzo sorriso e tornò a guardare il il riflesso della luna sull'acqua. Attimi di silenzio ci furono dopo, Alyssa non voleva avvicinarsi troppo a lui e Minus non faceva nulla per provare a scappare da lei.

-Già, curioso eh? Sei davvero molto in gamba Alyssa, sono sicuro che andrai molto lontano-disse Minus senza voltarsi. -Ah! Quante serate passate sulla riva di questo lago, pensa che una sera Lumacorno organizzò una festa proprio qui a ridosso dell'estate- le labbra si curvarono in un sorriso che Alyssa però non poteva vedere. -Bei tempi davvero-.

Sua nonna le aveva sempre detto di non farsi abbindolare dalle belle parole, e non ci pensò una seconda volta. Tutti avevano una mille sfaccettature e Alyssa lo sapeva bene, lo aveva visto proprio con Theodore anche se lui non se ne rendeva conto.

-Non cadrò nel tuo tranello, Minus- disse Alyssa, alzando il mento con sicurezza.

-Lo dovevo immaginare in fondo, sei figlia di Sirius- rispose l'uomo, con ovvietà.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now