Capitolo 12 - Topo

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-Weasley?- chiese Sirius, guardando la figlia.
Di quella foto lui aveva sempre e solo guardato quel topo senza mai soffermarsi su chi fossero le persone che lo avevano accolto nella propria casa.
Alyssa annuì e si strinse nel suo cardigan per il freddo. -Si, l'amico di Potter-
Qualcosa nello sguardo di Sirius cambiò, sentire quel cognome lo aveva destabilizzato. Si sentì in colpa per non aver cercato subito anche lui, il suo figlioccio, il bambino che giocava sempre con sua figlia.
-Harry- sussurrò Sirius.
Alyssa guardò Sirius, vide il cambiamento nell'uomo e un moto di gelosia la pervase.
-Si lui- tagliò corto la ragazza. -Voglio credevi, perciò lo prenderò. Sono sicura che Theodore mi darà una mano- disse con freddezza.
Remus la guardò negli occhi e scosse il capo innervosito. - Tuo padre, Alyssa è fuggito da Azkaban! Non dal numero 12 di Grimmould Place. Abbi un po' di rispetto nei suoi confronti!- esclamò a voce alta.
La ragazza rimase un attimo sorpresa per quel gesto ma non lo diede a vedere e guardò suo padre. Voleva essere comprensiva con lui, lo voleva davvero ma non era ancora pronta.
-Scusa- disse con tono piatto. -Non ci ho pensato-
Sirius rimase incapace di dire qualcosa. Si aspettava che sua figlia lo avrebbe trattato in quel modo ma non era pronto ad affrontarla e decise di sorvolare sul suo comportamento.
-Chi è che ti aiuterà?- chiese senza rispondere alle sue scuse.
-Si, come dicevo Theo mi darà una mano per prenderlo- disse e fece un mezzo sorriso involontario.
Theodore l'avrebbe aiutata senza dire nulla nè a suo padre e neanche a suo nonno. Sirius finalmente vide un espressione diversa nel volto della figlia e le sorrise.
-Chi è questo Theo?- chiese sorridendole.
-Il mio migliore amico, Theodore Nott-
Il sorriso scomparve dal volto di Sirius, immagini di dodici anni prima gli tornarono in mente, le battaglie dove speravano di tornare a casa, gli abbracci non appena varcavano la soglia di casa Potter e l'ultimo sorriso di Marlene.
Avevano plagiato sua figlia.
L'avevano resa una perfetta purosangue.
Di lui, di Dahlìa non c'era nulla se non l'aspetto.
-È meglio se non dici nulla a Theodore, Alyssa- disse Remus prima che Sirius potesse dire qualcosa di inappropriato per la figlia. -Potresti compromettere tuo padre e non è proprio il caso. Sono sicuro che il signor Nott sia un bravo ragazzo ma non deve entrare in questa storia-
Alyssa ci riflettè. Non voleva mentire ancora al suo amico, lo voleva avere accanto in quella storia.
Ma guardò suo padre e capì cosa il professore volesse intendere e a malincuore annuì.

-Ah, Alyssa Sophie?- la richiamò suo padre.

Alyssa si voltò verso di lui e lo guardò curiosa.

-Il tuo ciondolo- esclamò l'uomo, porgendole la collana.

Alyssa lo prese e lo ringraziò prima di congedarsi.

***

Erano passate due settimane da quando aveva incontrato suo padre per la prima volta e ancora non riusciva ad essere a suo agio in sua presenza.
Lo aveva incontrato altre volte durante quelle due settimane, alle volte passeggiavano per la foresta, altre invece quando andava a studiare sulle sponde del Lago Nero l'uomo la guardava sotto forma di cane.

Quando aveva momenti liberi durante il pomeriggio, cercava il topo. Aveva scoperto si chiamasse Crosta e che ogni tanto andava in giro per il castello quando fuggiva dal suo padrone. Aveva preparato una gabbietta dove poterlo intrappolare e Lupin l'aveva incantata cosicché non potesse scappare o trasformarsi.
In una delle uscite con suo padre, quest'ultimo le aveva raccontato chi fosse Crosta, il suo vero nome e cos'aveva fatto dodici anni prima.

Peter Minus, questo era il nome dell'uomo che aveva rovinato le vite di due famiglie.

Alyssa chiacchierata dopo chiacchierata aveva iniziato a credere all'innocenza dell'uomo ed era ormai determinata a prenderlo e a darlo alla giustizia per ciò che aveva fatto. Iniziò a immaginare Sirius a casa con loro dopo la chiacchierata del giorno prima, era ancora restia a chiamarlo "papà" ma il pensiero che fosse un fuggitivo la faceva sentire in colpa.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now