Capitolo 58 - Velo

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Capitolo 58

Camminava a passo svelto, con il mento volto all'insù e una sicurezza nello sguardo che non sentiva sua. Attorno a lei, il caos regnava sovrano e più volte si era dovuta difendere, dall'ira dei rivoluzionari. Sbuffò irritata e scese al piano inferiore, cercandola con lo sguardo.
I ragazzini del primo anno aizzavano la folla a ribellarsi e ci stavano riuscendo egregiamente. Ragazzi del sesto anno creavano piccoli vortici d'acqua per le scale, con l'intento di far cadere i membri della Squadra d'Inquisizione e altri invece, lanciavano caccabombe lungo i corridoi e richiedevano a gran voce la presenza della Umbridge, che sembrava essersi volatilizzata. Sospirò irritata mentre voltava l'angolo e se lo ritrovò di fronte, con la bacchetta puntata contro una statua. La fece esplodere con un gesto secco e si voltò verso di lei, allargando le braccia in segno di resa. Gli occhi però, erano pieni di rancore ed era certa che tutto quell'odio, fosse rivolto sola ed esclusivamente a lei. Lo squadrò da capo a piedi e per un attimo, fu indecisa se colpirlo o meno ma fu solo un secondo, giusto il tempo di rendersi conto di quanto fosse in ritardo. Lo superò ignorandolo e tornò a camminare velocemente verso la fine del corridoio, dove sperava di trovarla.

-Eh no! Ho sbagliato e devi mettermi in punizione!- sbraitò lui, raggiungendola in un baleno.

-Non m'interessa, più avanti ci sono Greengrass e Parkinson, se proprio vuoi farti portare dalla Umbridge vai da loro. Io ho da fare.- rispose, con fare frettoloso e raggiunse la Sala dei Trofei, dove studenti di Tassorosso e Corvonero stavano accendendo dei fuochi d'artificio dei fratelli Weasley. -Per le mutande di Merlino, dov'è?!- borbottò tra sé e si voltò di scatto per tornare indietro ma venne bloccata dal ragazzo, che la guardò negli occhi fuori di sé dalla rabbia.

-Ho detto,- sibilò senza staccare gli occhi da lei. -che devi mettermi in punizione!-

-Ed io ti ripeto, che non me ne frega niente ora ho da fare, te ne vuoi andare?- rispose lei alzando la voce. -Mi stai facendo perdere tempo.-

Lo spintonò e si avviò di corsa giù per la rampa di scale che portavano al pianterreno. Il ragazzo però non era dello stesso avviso e l'affiancò, senza smettere di parlare.

-Dimmi la verità, cosa ti è successo? E non dirmi che sei così perché non è vero! Potrai anche prendere in giro gli altri ma me,- esclamò, indicandosi. -no!-

-Boot per la miseria non hai altro da fare?- urlò Tracey, voltandosi verso di lui. -La rivoluzione è iniziata, vai e rompi tutto, purché mi lasci andare.-

Terry sbatté le palpebre e la guardò per un secondo, l'urgenza nella voce della ragazza lo mise in allarme e strinse le labbra irritato. Non sopportava di vederla così impegnata con quella banda di adepti, lei che era tutto il contrario dei suoi stessi compagni. Per mesi l'aveva vista annientarsi, prendendo ordini da Malfoy o dalle sue stesse compagne e adesso, ne aveva le scatole piene.

-Non vai da nessuna parte, voglio sapere cosa ti sta passando per la testa!- esclamò con veemenza.

-Boot fattelo dire, sei irritante.- ribatté la ragazza e si guardò attorno, mordendosi il labbro dall'impazienza. -Devo andare, non ho tempo e in più, non l'ho ancora trovata!-

-Trovato chi?- si decise a chiedere, avendo intuito che non avrebbe mai avuto risposte se prima, non avesse risolto quella stupida questione per il gruppo.

-Megan! Non la trovo da nessuna parte e ho bisogno di lei!- rispose nel momento in cui incrociò lo sguardo di due studenti rivoluzionari che la stavano osservando, con gli occhi di chi volevano appenderla alla Torre di Astronomia. -Beh, che volete?- rispose, indicando le scale poco distanti da loro.

Terry la guardò frastornato e si grattò la nuca confuso mentre lei, si guardava attorno pensando a dove potesse essere la Tassorosso. I due ragazzi la fissarono per qualche secondo, dopodiché decisero di seguire le indicazioni della ragazza e si unirono agli altri rivoluzionari.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now