Capitolo 69 - Sensi di colpa

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Capitolo 69

L'ospedale quella mattina era in fermento, gente che correva da una parte all'altra, pazienti irritati per le ore di attesa e Pozionisti costretti a uno stress notevole. Dal canto proprio sia Alyssa che Andrew erano affascinati da quella vita frenetica quale era il San Mungo e osservavano tutto con lo stupore tipico degli studenti internati, non erano mai stati dietro le quinte visto che il loro massimo era stato essere dei visitatori e avere un onore del genere, li rendeva elettrizzati. Quella mattina la Perks aveva deciso di portarli con sé e la Devon a fare il giro dei letti, così da valutare quali fossero le pozioni più adatte per i pazienti e iniziare a vedere il lavoro nel suo intero. Avevano iniziato l'internato da cinque giorni e stavano imparando talmente in fretta che anche la direttrice Von Schmidt si era dovuta ricredere sull'idea di avere due studenti del sesto anno al San Mungo, motivo di grande orgoglio per Jocelyn che aveva lottato tanto per averli con sé, lasciando a casa i ragazzi del settimo anno.

-Vi sta piacendo questa esperienza?- domandò la Devon.

Stavano salendo al secondo piano dove iniziava il reparto Malattie Magiche, nonostante stessero usando le scale dedicate ai lavoratori del San Mungo il vociare di quella mattina si sentiva anche da lì e infatti, la Devon storse il naso al suono delle urla di uno dei suoi colleghi. Odiava lavorare nei giorni di caos come quello, non riusciva a liberare bene la mente per poter svolgere il suo ruolo come doveva e questo, si ripercuoteva anche sul tono che utilizzava.

-Oh sì,- rispose subito Andrew, con tono vagamente elettrizzato. -Sinceramente non pensavo che avreste scelto me per questi giorni da voi.-

-Chi avremmo dovuto prendere secondo te?- gli chiese Jocelyn sorridendogli. -E se dici la signorina Jones, sappi non conta.- continuò ammiccando.

Alyssa ridacchiò ma lo sguardo gelido del compagno di scuola la fece desistere dal continuare. In quei giorni avevano lavorato insieme a stretto contatto ma nonostante i loro calderoni fossero vicini, Andrew si ostinava a non rivolgerle la parola e il massimo che aveva ottenuto da lui era farsi passare gli ingredienti dagli scaffali più alti.

-Beh Terry Boot...-

-Ah già era una possibilità inizialmente,- rispose Jocelyn, ricordando i curricula che aveva letto prima di organizzare l'incontro nell'ufficio di Piton. -Ma il suo rendimento era calato seppur di poco e Severus mi ha consigliato di prendere i due studenti con i voti migliori e costanti, ossia voi.-

-I voti sono molto ma molto importanti per noi,- cominciò la Devon, mentre salivano l'ultima rampa di scale. -Puoi essere bravissimo ma se non rendi ufficialmente, è come non esserlo.-

Entrarono nel reparto di Malattie Magiche e le due donne li condussero direttamente a una delle ultime stanze in fondo al corridoio e già quando si avvicinarono, i due ragazzi si lanciarono un'occhiata stranita. Fuori dalla porta infatti c'erano due uomini che presenziavano ai lati e controllavano chiunque passasse di lì, anche persone che non li guardavano neanche per sbaglio. La Devon e la Perks salutarono cordialmente, facendo segno poi che i due ragazzi erano con loro, questi annuirono e le fecero entrare nella stanza dove a differenza delle altre, c'era solo un uomo che leggeva un libro.

-Buongiorno signor Lemoine, come si sente oggi?- domandò la Devon sorridendo non appena la porta venne chiusa.

-Buongiorno Guaritrishe Devòn, non c'è male merci. Voi?-

L'inconfondibile accento francese fece alzare di scatto lo sguardo di Alyssa sull'uomo. La ragazza inclinò il capo curiosa e si avvicinò giusto di un passo a lui, voleva vedere se poteva essere qualcuno del Village che era scappato ma non le sembrava di averlo mai visto anche se una sensazione di familiarità gliela trasmetteva ugualmente.

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