23. Princess pt II

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A San Pietroburgo c'era la neve. Mentre esce dalla camera d'albergo guarda sua madre negli occhi e legge come stampata la frase che le avrà detto un milione di volte: "con questo vestito avrai freddo, non vuoi un cappotto?" le sorride, "Tranquilla mamma, credo che in uno dei teatri più importanti del mondo abbiano messo il riscaldamento... "
Elsa è diventata abbastanza grande da salire da sola su più di dieci voli intercontinentali in un anno, prendere decisioni che sono questione di vita o di morte, salvare la vita alle persone ... ma nessuna esperienza potrà mai bastare per fare a meno dei consigli della mamma.

In fondo al corridoio dell'albergo c'è uno specchio, Elsa si guarda e per la prima volta si vede veramente bella. Si sente come una delle principesse delle fiabe che ascoltava seduta sul bracciolo della poltrona della nonna. 

Elsa si gira a guardare il suo piccolo entourage che sorride e scatta foto e se potesse applaudirebbe rumorosamente come i fan dei piloti dietro le transenne. C'è la sua mamma con gli occhi lucidi; la sua nonna, che non viaggiava da forse vent'anni ma ha sempre voluto visitare la Russia, ma che soprattutto non poteva mancare per vedere la sua prima nipotina vestita da principessa; la sua parrucchiera, la stessa che quando aveva cinque anni le faceva i boccoli per la recita dell'asilo; e sua zia, la sua fata madrina che senza ali e bacchetta magica le ha cucito il vestito più bello di qualunque altro nelle vetrine di Milano. 

Il suo abito lungo è argentato, scollo a cuore, corpetto stretto ricamato con delle perline luminose, gonna lunga un po' larga da cui si vedono appena le sue scarpe col tacco, foderate con la stessa stoffa del vestito. I capelli sono raccolti in un'acconciatura raffinata, con due morbidi riccioli che le scendono sulle guance.
Il suo sorriso è più luminoso di qualsiasi gioello.

Scende le scale, tutti si girano a guardarla. Lei abbassa lo sguardo, con quel sorriso schivo di una ragazza semplice che non è abituata a sentirsi bella.

Nella hall si stanno radunando gli invitati alla serata di gala, aspettano le macchine con autista che li porteranno uno dopo l'altro al red carpet. Molti piloti hanno accanto la loro ragazza o la loro moglie.
Lando, Daniel e Lewis sembrano aver cercato di rimediare all'imbarazzo della solitudine facendosi compagnia a vicenda, e parlano tra loro. La guardano scendere, a Lewis sfugge un commento a bassa voce, Lando ridacchia. Ma Daniel sembra non sentirli, il mondo attorno a lui è come ovattato, i suoi occhi sono fissi su di lei. "Dan? Dan can u hear us?" "Remember to close your mouth, mate, eheh".
Ai margini della sala stanno i piloti di formula due e delle altre categorie minori, anche loro invitati al gala per le premiazioni, stanno chiacchierando in piccoli gruppi, e le uniche ragazze tra loro sono Sophia e Tatiana, e forse per questo sembrano meno formali e più spensierati.
La guardano scendere, e i loro occhi restano come incantati, cercano di seguirla con lo sguardo per la curiosità di sapere quale uomo sia il suo cavaliere. Ma restano stupiti e un po' perplessi, perché Elsa, alla fine delle scale, non ha nessun principe azzurro lì ad aspettarla, nessun attore americano (come aveva scommesso Robert) e nemmeno uno di quei dottori affascinanti delle serie tv (e anche Callum perde la scommessa). Nessuno la stava aspettando e, dopo un solo sguardo, tutti avrebbero voluto essere Nessuno.

Elsa sa che il suo Nessuno ancora attende, da qualche parte nel mondo, di essere trovato, per cambiare la sua vita e renderla perfetta. Ma ha imparato a non sentire la mancanza, nell'attesa. Ha capito quanto la sua vita sia fortunata e piena, anche se non c'è Nessuno ad aspettarla.

Il primo ad andarle incontro è Nico, solo dopo aver ricevuto uno sguardo di assenso dalla moglie, che, per non sbagliarsi, lo segue: Elsa è un'amica, e non penserebbe mai nulla di inopportuno su di lei, ma non può non notare l'eleganza e il fascino di quella donna che gli sorride. 

Scambiano qualche parola, Vivian le fa i complimenti per il vestito ed Elsa ricambia.
Vivian è sempre bellissima, e il suo fisico è decisamente più adatto ad indossare abiti da cerimonia, del fisico di Elsa.
Quando era al liceo, Elsa odiava guardarsi allo specchio, guardava tutte le ragazze con le gambe lunghe e così magre, con la vita così sottile, pensava che non sarebbe mai potuta essere bella come loro.
Ma, pochi anni dopo, ha usato i muscoli delle gambe e delle braccia per uscire da un palazzo in fiamme con in braccio un bambino, e ha capito che il suo corpo non potrebbe essere più bello di così, e che non c'è nulla da nascondere, nemmeno la cicatrice sul braccio che le ha lasciato una pallottola.

Davanti all'entrata dell'albergo si ferma una fila di macchine scure, è ora di uscire per andare al red carpet.
Nico e Vivian escono per primi, e appena si apre la porta, un vento gelido gli scompiglia i capelli. Lei sente un brivido di freddo, e lui senza dire nulla si toglie la giaccia e gliela appoggia sulle spalle, poi si guardano e salgono in macchina.
Elsa li guarda.
Per la prima e unica volta, quella sera, sente che le mancherà qualcuno che compia un gesto così dolce per lei.
Esce da sola dalla porta, ma, mentre attende che la prossima macchina si avvicini per farla salire, un pilota australiano ha un'illuminazione.
Daniel, che stava ancora accanto a Lando e Lewis, senza ascoltare i loro discorsi, perso nei suoi pensieri, teneva lo sguardo fisso sulla porta.
Per una frazione di secondo vede Elsa ferma sulla porta da sola, pensa che avrebbe dovuto prendere lezioni da Nico su molte cose, oltre che su come vincere mondiali, esce dalla porta e prima che lei si giri a guardarlo, lui le ha già appoggiato la sua giacca sulle spalle. "Fa troppo caldo qui per me, in Australia sono abituato ad avere più freddo... La giacca non mi serve"
Elsa ride. Qualsiasi cosa faccia quest'uomo, non si può restare seri per più di venti secondi davanti a lui.
"Ah grazie... Infatti stavo giusto pensando che è meglio organizzare le prossime olimpiadi invernali in Australia, visto che in Russia fa troppo caldo..."
Arriva la macchina, Daniel le apre la portiera facendo finta di essere un maggiordomo "Mademoiselle..."
"Merci... Mi accompagni fino al red carpet o mi lasci andare in macchina da sola?"
E così salgono insieme su una Mercedes nera coi vetri oscurati.
Davanti all'entrata del teatro la scena delle scale si ripropone al contrario.
Daniel scende dalla macchina e tutti i fotografi si preparano per vedere quale ragazza scenderà dalla macchina, e, tra lo stupore di tutti, esce Elsa.
Tutti le scattano foto a raffica, Elsa sa che sarà venuta malissimo in quasi tutte, ma almeno è sicura che saranno tutte con il sorriso: Daniel non ha fatto nemmeno mezzo passo sul red carpet senza fare una battuta o dire qualcosa di stupido.

Elsa trascorre una serata bellissima, al tavolo con Daniel e altri piloti, alcuni bevono un pochetto ma Elsa non se ne preoccupa, nemmeno quando Kimi arriva da lei per abbracciarla e dirle che le vuole tanto bene.
Elsa, nemmeno da giovane, non ha mai bevuto, al massimo qualche sorso di limoncello, solo perché è buonissimo. Non beve perché non ha bisogno di nulla oltre alle persone giuste per divertirsi, e così è anche stasera.
La felicità, quella vera, è inebriante più di mille liquori.

La consegna dei premi è l'ultimo momento un po' composto della serata, poi comincia la vera festa.
Con Daniel è come giocare alla dama e il cavaliere, ma non gli concede più di un bacio sulla guancia.
A un certo punto lui le chiede di ballare, ma, al posto di un'orchestea che suona il valzer, c'è un concerto di Martin Garrix.
E per questo ballano ancora di più.
A mezzanotte il suo vestito non si trasforma, come nella favola di cenerentola, si stropiccia solo un po' verso l'alba, quando si guarda allo specchio del bagno. Ormai ha i capelli sciolti, il trucco sbavato e un sorriso cristallizzato sulla faccia.
È ora di andare a dormire, ma i fotografi sono ancora tutti lì, un po' occupati con Kimi, ma sempre pronti per uno scattare foto agli invitati mezzi ubriachi che tornano all'hotel al termine della festa.

Elsa si sciacqua la faccia, lavando via tutto il trucco e si aggiusta un po' i capelli. Saluta tutti e abbraccia Daniel, per ringraziarlo di tutte le risate, lui ricambia l'abbraccio stringendola forte e la solleva a 40 centimetri da terra. Elsa sembra una bambina felice.
Negli scatti dei fotografi alla luce dell'alba sembra ancora più bella di quando era arrivata alla festa la sera prima. Senza make up, con i capelli lunghi e castani che le ondeggiano sulle spalle, è come una principessa che ha lasciato andare la parte più perfetta di sé, ed è rimasta così bella e così vera.

Are You Ok || Formula 1Where stories live. Discover now