37. Può solo migliorare (Nyck)

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"Questa serata può solo migliorare." sentenzia Elsa con un tono di voce calmo e rilassato, rivolta verso Nyck.

Lui non è né calmo né tanto meno rilassato.

Elsa sospira e prende il cellulare dalla tasca. Lui guarda lo schermo che segnava il numero del piano a cui si trovava l'ascensore, fermo a 3.

Mentre digita su google il nome dell'albergo per cercare il numero della reception le viene da ridere, Elsa ride sempre ogni volta che il destino disegna per lei le situazioni più incredibili e soprattutto sfigate, per rallegrarle la vita. Nyck non sembra per nulla divertito. Con gli occhi spalancati continua a guardarsi intorno trattenendo il respiro.

4 secondi di silenzio, vissuti come a rallentatore mentre si guardano negli occhi. Lui si avvicina alla pulsantiera e si attacca al pulsante che serve per aprire le porte

"Cos'é successo? Cos'era quel rumore? Perché siamo fermi? Siamo fermi, vero? Perché non si aprono le porte? Perché siamo fermi? - Elsa aspetta con calma che finisca la raffica di domande - Elsa? Che succede? Cosa dobbiamo fare?"

"Non siamo noi fermi, è l'ascensore... capita... anche se qui probabilmente capita solo alle persone più sfigate in tutto il medio oriente, quindi abbiamo appena vinto un premio..." Elsa più che calma è rassegnata... le rimane solo un po' di autoironia.

"E adesso? cosa facciamo? È bloccato vero? come si fa ad uscire? quanto tempo possiamo resistere qui? C'è abbastanza aria? Ci troveranno prima che finisca l'aria?"

"Ehi. È solo un ascensore."

"Chi stai chiamando? Schiaccio il pulsante con l'allarme?"

"no, lascia stare, aspetta... chiamo la reception - Halo? It's doctor Bardi here... me and an other guest are.."

* Nyck non la ascolta e schiaccia il pulsante con la campanella

* parte l'allarme con un volume assordante

"ecco. appunto - WE ARE STUCK IN THE ELEVATOR, CAN YOU HELP US? OK THANKS. " la reception riattacca. Ha dovuto urlare per farsi sentire, ma hanno capito.

L'allarme è un rumore fortissimo continuo, di sicuro non aiuta la situazione, Elsa prova a schiacciarlo di nuovo per vedere se si ferma, ma niente. Prova a schiacciare il pulsante che potrebbe assomigliare di più a un interfono per parlare con i tecnici, ma niente. Le sta già venendo mal di testa. Nyck comincia ad andare nel panico. Già non sembrava tranquillo prima, ma in effetti, anche l'allarme nelle orecchie come se stesse andando a fuoco il palazzo non migliora la situazione.

"PERCHÉ È SCATTATO L'ALLARME? STA PER ESPLODERE? LE PORTE NON SI APRONO!" le urla mentre cerca di dividere le porte spingendole con le braccia con tutta la sua forza.

"È SOLO IL CAMPANELLO... SERVE A SEGNALARE CHE SIAMO QUI. LASCIA STARE LE PORTE, POTRESTI FARTI MALE" gli risponde, continuando ad urlare per sovrastare l'allarme. Con quel suono martellante nelle orecchie è difficile anche parlargli per cercare di calmarlo. Dopo un minuto e mezzo Elsa perde la pazienza e tira un pugno alla pulsantiera.

Miracolosamente il suono dell'allarme smette e torna il silenzio. Lui la guarda stupefatto.

"Ehm... da piccola ho visto tanti film di Bud Spencer e Terence Hill" dice lei sorridendo e alzando le spalle, poi prende il cellulare e si distrae per un attimo, controllando di non aver ricevuto altre chiamate dalla reception. Lui non dice niente, rimane in silenzio a riflettere fissando le porte chiuse per quello che gli sarà sembrato un'infinità di secondi, mentre il tempo scorre i suoi respiri si fanno sempre più frequenti, sempre più corti.

Elsa rimette il cellulare in tasca, si avvicina un po' a lui e lo invita a sedersi sul pavimento dell'ascensore. Le sembra strano vederlo così. Nyck è il ragazzo con il sorriso più grande di tutti, dopo Daniel. Uno showman nato, sempre pronto a fare battute, interviste sempre con il sorriso sulla faccia... tutti abbiamo momenti di crisi, evidentemente. Tutti gli esseri umani nascono claustrofobici, solo che alcuni sviluppano da piccoli la capacità di stare in spazi piccoli e angusti per ore giocando a nascondino.
Ok, questa potrebbe essere una bella cavolata, ma Elsa da piccola passava ore chiusa dentro gli armadi in attesa che i suoi cugini più grandi la trovassero e ora in effetti non ha paura degli ascensori... quello che non torna è che in effetti anche Nyck con il suo metro e sessanta di altezza avrebbe dovuto essere un campione di nascondino... ma probabilmente da piccolo avrà passato più tempo sui kart che nascosto dentro gli armadi.

Are You Ok || Formula 1Where stories live. Discover now