27. Summer Break

781 29 2
                                    

Elsa odia le vacanze.
"Sono sopravvalutate. Giorni vuoti tra un periodo di lavoro infernale e l'altro, che servono solo a ricordarti com'è bello riposarti e rilassarti, così lo potrai rimpiangere per un anno intero" dice a chi le chiede perché non va in vacanza.
Forse il problema è che non ha mai trovato qualcuno con cui andarci, in vacanza. Da piccola si trovava bene al mare con i suoi genitori, ma aveva capito che era diventata troppo grande quando un giorno sua mamma le aveva detto "io e papà andiamo in Puglia quest'anno" sottinteso "io e papà senza di te che hai 23 anni e dovresti avere un ragazzo che ti porta in giro invece di starci sempre tra i piedi."

Negli anni dell'università i suoi amici andavano a divertirsi al mare, ma non la invitavano quasi mai, e quando la invitavano era sempre nei giorni in cui lei doveva dare esami importanti.
All'inizio si illudeva, poi aveva smesso di sperarci, così non ci rimaneva male.
Poi aveva cominciato a lavorare e si era detta che "se ami veramente il tuo lavoro non hai bisogno di vacanze". E così negli ultimi anni ha avuto sempre vacanze della durata di: 3 anni in America, 2 mesi in Africa, 1 anno a Milano...

- - - - - - - - - -

"Tu che programmi hai per la pausa estiva?" le chiede George mentre è seduto sul lettino del suo ambulatorio e lei gli sta misurando la pressione, chiacchierando come ad ogni controllo di routine il giovedì di gara.
"In realtà non ho programmi... Tornerò in Italia, ma lì non posso lavorare perché la legge italiana mi impone delle ferie obbligatorie... Avrei passato qualche giorno a casa dei miei genitori, ma loro saranno in viaggio in Islanda... Quindi credo che resterò per tre lunghe settimane sul divano di casa mia, a leggere libri e guardare serie TV. Mi hanno detto che questo è quello che fa la gente di solito quando non ha nulla da fare, no?"
George la guarda perplesso.
"Davvero non hai nessuno con cui andare in vacanza?"
Elsa ride "Ma dove vuoi che vada? Siamo in giro per il mondo tutto l'anno! Non mi ricordo nemmeno più com'è fatta casa mia! Se proprio mi annoio andrò a fare un giro all'Ikea per riarredare la mia camera. - dice ridendo - Tu dove vai per la pausa estiva? Se non hai nulla da fare sei invitato per aiutarmi a montare i mobili! "
Elsa scherza e ha un'aria molto serena e rilassata, ma George la guarda come si guarda un bambino solo con un pallone in mano perché non ha amici con cui giocare.
" Io e Alex stiamo pensando di andare qualche giorno al mare in Grecia, volevamo chiedere anche a Lando e Charles se vogliono venire con noi. Puoi venire anche tu se ti va!"
Elsa ride.
"Dico sul serio eh!"
Elsa continua a ridere: "Sisi certo come no... Sono sicura che non vediate l'ora di avermi tra i piedi anche in vacanza. Comunque la Grecia è molto bella, ci sono stata quand'ero giovane... Divertitevi!"
George ci è quasi rimasto male perché non è stato preso sul serio, ma Elsa la voleva invitare per davvero. Lui e gli altri giovani piloti vanno molto d'accordo con lei e si sentono a loro agio quando stanno insieme, crede che si divertirebbero a passare qualche giorno insieme. E poi gli dispiace che lei resti a casa da sola.

Finita la visita Elsa lo accompagna alla porta "Allora buona gara e buone vacanze! Ci vediamo a Spa!"
"Va bene, grazie... Ma tu pensaci per il mio invito eh! Perché sono serio e mi farebbe piacere se tu venissi con noi!"
Elsa chiude la porta dietro di lui con un sorriso un po' imbarazzato.
È stato gentile ad invitarla, forse non ha mai ricevuto un invito così.
Ma proprio non riesce a vedersi in vacanza con gli altri piloti.
Le viene in mente la canzone e il video di Ed Sheeran "Beautiful People" in cui due persone normali finiscono in vacanza in mezzo ai ricchi di Los Angeles, in prima fila alle sfilate di moda o a soffrire il mal di mare su uno yacht.

L'ultima volta che è stata in una spiaggia greca aveva 19 anni. Era la ragazza più felice del mondo, aveva appena finito gli esami di maturità e ancora non pensava che sarebbe entrata a medicina. Amava la letteratura e l'archeologia almeno quanto la Formula Uno. Atene era come un grande parco giochi, i suoi occhi si incantavano davanti al Partenone, e le sue gambe, stanche dopo aver camminato per trenta chilometri per visitare tutta la città, si scioglievano nuotando nell'acqua limpidissima tra il mare e il cielo.

Are You Ok || Formula 1Où les histoires vivent. Découvrez maintenant