55. Lion Heart (Max)

465 26 0
                                    

Due settimane più tardi, l'arrabbiatura del caso Stroll ormai è solo un ricordo, ma, come un déjà vù, appena messo piede all'aeroporto di Ginevra per imbarcarsi per Jeddah, Elsa sente squillare il suo cellulare.

È Max.

"Elsa, sto malissimo, mi fa male lo stomaco. Mi sembra che mi manchi un polmone da quanto non riesco a camminare. Puoi venire?"
Quella richiesta, più drammatica che allarmata, la fa quasi sorridere.
Sua mamma diceva sempre che le donne sono in grado di fare un milione di cose anche quando sono malate, mente gli uomini per due linee di febbre sembrano quasi morti... era una definizione poco scientifica e poco medica... eppure continua a trovarne dimostrazioni viventi. Il suo tono lamentoso non è poi molto diverso da quello che aveva sentito nella voce di Lance.
Questa volta tocca a me - pensa Elsa - e meglio fare tutto di persona prima che qualcuno combini casini.

"Sono all'aeroporto... cambio volo e prendo quello per Nizza. Tra un paio d'ore sono da te."

"No ma ti prego, non dirlo a nessuno, non voglio saltare la gara"

"Stai tranquillo, vedrai che non è niente di grave, un paio di giorni di riposo e poi prendiamo insieme il volo per l'Arabia. Intanto riposati, ci vediamo dopo."

Elsa riattacca, e mentalmente impreca. Odia dover riorganizzare voli, scali e coincidenze. Ma allo stesso tempo preferisce mille volte andare fino a Monaco da Max piuttosto che passare anche un solo giorno in più in Arabia Saudita dove, in quanto donna, non può nemmeno andare in giro per strada da sola.
Elsa sa che il "non dirlo a nessuno" di Max, andrà un po' interpretato.
Nessuno-nessuno, è impossibile. Innanzitutto ci sono gli aerei da ri-prenotare, a cui per fortuna di solito pensa una segretaria della FIA, a cui però bisognerà dare una spiegazione. Poi ci sono i suoi colleghi che la aspettano sull'aereo, a cui bisognerà raccontare proprio tutta la storia perché non si può fare le cose di nascosto da loro. E poi ci saranno anche i media che si chiederanno dov'è Max e perché Elsa non è ancora arrivata in Arabia, e forse faranno due più due, o forse qualche paparazzo la fotograferà mentre suona il campanello del suo appartamento a Monaco.

Elsa odia tutto questo casino. Il problema è che nel suo lavoro la discrezione non è solo un fatto di immagine, ma anche di soldi. Basta una sua foto in una farmacia di Monaco mentre compra delle tachipirina per far crollare i titoli in borsa della scuderia per cui Max Verstappen rischia di saltare una gara.

Un colpo di fortuna la assiste e, dall'altro capo del telefono, al numero della segreteria della FIA risponde Melanie, l'unica persona di quell'ufficio con cui Elsa vada d'accordo, nonché quasi l'unica a saper fare bene il suo lavoro. Capisce al volo il problema, non le chiede spiegazioni su dettagli (come il nome del pilota da cui sta andando) che non le serve sapere, e le trova al volo un biglietto per Nizza.

"Grazie mille Melanie, sei la migliore."

"Lo so, per questo ti farò trovare anche un taxi all'uscita dell'aeroporto."

"Ti adoro, Ti devo un favore."

Elsa controlla la sua casella mail dal cellulare, in pochi minuti ha già ricevuto i nuovi biglietti. Trascina la sua valigia verso i controlli di sicurezza e poi allo sportello di imbarco. Dieci minuti dopo sta già salendo su un volo per Nizza.

Finalmente, seduta al suo posto, pronta ad allacciare le cinture per il decollo, può concedersi qualche minuto per leggere tutti i messaggi che le sono arrivati sul cellulare, che non controlla da un paio d'ore. Tra tutte le notifiche, quel messaggio lo nota subito, eppure lo lascia per ultimo. Risponde prima a tutti gli altri, anche alle mail, e poi, finalmente lo apre.

From: DR <3

Hello! Come va? Sei già aereo? Buon viaggio!

Elsa sorride.
È così bello avere qualcuno che ti pensa.
Si era ricordato il giorno in cui avrebbe dovuto prendere l'aereo per l'Arabia. Non sa cosa rispondergli... non può dargli informazioni riservate... ma non può nemmeno fare finta di essere salita sull'aereo giusto... sarebbe una bugia...

Are You Ok || Formula 1Where stories live. Discover now