11. Baby Drivers (Mick, Callum, Robert, Marcus)

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In un venerdì pomeriggio assolato, tra le colline toscane del Mugello, Elsa passeggiava nel paddock con un sorriso spensierato quasi strano per lei.

Qualche volta capita di dimenticarsi come si sorride.
Lavoro, carte, firme, responsabilità. Agenda, orari, ritardi, aerei.
Problemi, riunioni, litigi, delusioni.
Il lavoro dei suoi sogni nasconde molte cose dietro al sorriso che, abbinato al camice, indossa sempre nelle rinioni, nelle visite e nelle interviste.
Elsa sta simpatica a tutti, anche alla stampa, ma non basta a rendere tutto più facile.

Ma oggi, c'è qualcosa nell'aria o nel sole, che la rende allegra. Anzi, forse addirittura felice. Guarda i ragazzini sulle gradinate, venuti a vedere le prove libere perché il biglietto del venerdì è più a portate delle loro paghette. Una decina di anni fa lei era una di loro. Una di quelli che scendendo dalle gradinate guardavano il paddock dall'alto, che sembrava un piccolo mondo perfetto fatto di Lego, e sognavano tanto di riuscire ad entrarci, prima o poi.
Lascia il camice in ambulatorio, ed esce a fare una passeggiata tra i box e le hospitality dei team. Si guarda intorno come se vedesse tutto per la prima volta, come se fosse appena scesa dalla collina della tribuna Materassi.
Scarpe da ginnastica, pantaloncini corti e maglietta, capelli lunghi raccolti in una coda. Sembra davvero una ragazzina.

Sente delle risate e in automatico i suoi piedi vanno in quella direzione. Mentre si avvicina comincia a distinguere con gli occhi dei piloti di Formula 2... Li conosce tutti ma non ci ha mai parlato... Il lavoro che riguarda la Formula 1 è già abbastanza, e la F2 ha il suo staff medico, quindi sì, per questi motivi non ha mai nemmeno scambiato due parole con quella specie di bambini che giocano a fare i piloti guidando macchine a 300 km/h.
Ma ora, mentre li guarda divertirsi e ridere fino alle lacrime, questi motivi le sembrano assolutamente stupidi.
È bello essere bambini.

Robert e Mick stanno facendo a gara a chi riesce a stare più tempo in verticale camminando sulle mani.
Marcus impreca mentre sembra volersi lanciare contro il muro. Callum ride, ride tantissimo.
"C'mon Marcus is not that difficult! You just have to put your body upside down... At least you already have Arm-strong" urla Robert che ha appena battuto Mick.

Marcus prova a sbilanciarsi in avanti con le braccia alzate, ma appena perde l'equilibrio non ha idea di cosa fare e Callum riesce a prenderlo al volo appena in tempo prima che si spiaccichi a terra.

Ok, la situazione sta diventando abbastanza pericolosa da costringermi a intervenire.

Potrebbe fare la maestrina guastafeste del tipo "Vi sembra il modo giusto per rompervi qualcosa?! Domani avete una gara e un'altra qualifica, e dopodomani un'altra gara, i team investono soldi per far correre dei giovani talenti, non per accompagnare in ortopedia dei ginnasti incompresi..."
E invece no.
Si toglie il pass che aveva al collo e lo appoggia per terra. Appoggia le braccia per terra e si alza in verticale, come una tuffatrice dalla piattaforma.
I 4 si girano a guardarla, perplessi... Stupiti... Meravigliati.
" Ecco Marcus, guarda e impara" dice Callum.
Il pilota neozelandese, che di solito è sempre pronto a cominciare una conversazione con una ragazza, questa volta si sente umiliato e guarda Mick provando a scappare con "Comunque l'ingegnere mi aveva detto che dobbiamo guardare le telemetrie entro stasera..."
Ma anche Mick, tanto buono e di poche parole, vuole godersi lo spettacolo e fa finta di non sentirlo.

"Beh io ci ho messo un po' a imparare, ma è di sicuro più facile che guidare una macchina a 300 all'ora" dice Elsa facendo l'occhiolino a Marcus.
"Ok, allora facciamo che se riesci ad insegnarmi ti pago da bere"

Ecco, farsi offrire un drink da un ventenne potrebbe non risultare particolarmente professionale... Magari dopo evitiamo...

"Devi usare gli addominali, ma tenendo le spalle chiuse. Guarda avanti, e appoggia le mani in un punto abbastanza lontano. Prima prova sollevando una gamba sola."
Ci prova.
"Ci sono Elefanti indiani che si muovono con più grazia, ma è già meglio di prima"
Lui fa un mezzo sorriso. Gli altri tre stanno facendo a gara a chi riesce a trattenere di più le risate.
"Dai riprova, ti tengo le gambe"
Si dà troppa spinta. Con una mossa da karate Elsa schiva un calcio un faccia.
Robert perde e scoppia a ridere.
"Oddio scusa... Ehm meglio se lasciamo stare..."
"Dai non frignare che ci sei quasi, basta metterci meno spinta... Per l'accusa di tentato omicidio ti faccio sapere dopo"
Riprova. Ci riesce.
"Omg I diid iit" Si gira a guardare Callum come se avesse appena fatto la pole.
Elsa gli fa un applauso.
"Forza, Dumbo, un po' di allenamento e l'anno prossimo invece che a Suzuka puoi a Tokyo alle olimpiadi..."
"Immagino che adesso dovrò portarti a bere qualcosa..."
"Si beh, magari la prossima volta... Stasera ho ancora un po' di lavoro da fare... E tu devi guardare le telemetrie con Mick, no?"

Ahia, secondo occhiolino in 5 minuti a un ventenne. Direi che è proprio ora di togliersi di mezzo.

"Ah, quindi... Ci vediamo in giro?"
"Sì certo... Buona fortuna per le gare"
Così com'era apparsa, scompare.

I quattro piloti restano fermi a guardarsi.
"E questa da dove salta fuori?" dice Callum.
"Beh, è un'amica di Marcus adesso" dice Robert, continuando a ridere.
"Non le ho neanche chiesto il nome..."
"Ma secondo voi era una fan o una che lavora qui?"
"... Secondo te una mia fan avrebbe rifiutato un mio invito al bar?"
Dice Marcus con un sorriso tra il deluso e il divertito, Callum risponde con un'espressione contrariata, quasi a voler sembrare geloso.

Mick si abbassa per prendere qualcosa.
" Ha dimenticato il pass con il bedge...
Doctor Elsa Bardi, personal medical assistant of F1 drivers...
Niente male Marcus, potrebbe essere tua madre"
Robert ha le lacrime agli occhi da quanto sta ridendo.
Marcus è allibito, ci è rimasto malissimo.

"Beh comunque qualcuno deve andare a cercarla per riportarglielo." dice Callum, che in realtà si sporge per guardare meglio, vuole memorizzare il nome per cercarlo su Google.

"Ci vado io, mi sta simpatica." risponde Mick.

Are You Ok || Formula 1Where stories live. Discover now