7. I'm Here (GAS)

1.3K 51 0
                                    

Bussa alla porta della stanza.
"Che succede?" chiede con un tono di voce molto alto un finlandese dentro la stanza.
"Sono la dottoressa, mi avete chiamato voi..." risponde Elsa quasi urlando dal corridoio, sembra l'inizio di un film comico.

Il personal trainer, alto 5 centimetri meno della porta, nonché 45 centimetri più di lei, la fa entrare.
Si guarda intorno, il casino è paragonabile solo a una camerata maschile di adolescenti in campeggio.
Intuisce che Pierre è in bagno, apre la porta e prima ancora di presentarsi gli sta tenendo la testa mentre vomita anche l'anima.

Senza dire niente, gli accarezza le spalle e aspetta che il vomito passi.
Poi lui si gira e si guardano negli occhi per un momento. Sembra uno straccio.
Paralndo in francese, lo aiuta ad alzarsi e lo porta a sciacquarsi la faccia, gli passa un asciugamano bianco
"Hai la faccia dello stesso colore..."
Sorreggendolo lo accompagna a letto.
Lui si siede ma non vuole sdraiarsi.
"Pierre, stenditi."
"Devo andare a correre, sto già meglio, mi è passato"
"Pierre, stenditi."
"No no sono... Si adesso mi preparo..."

Elsa, seduta sul letto accanto a lui, gli appoggia una mano sulla spalla sinistra, come per fargli una carezza, e invece gli dà una spinta e il povero pilota francese con la faccia da straccio cade come un sacco di patate sul cuscino.
"Non resisti a una spintina e pensi di resistere alla forza G in curva?"
Lui la guarda arreso.

Sembra un ibrido tra mia madre, la fata turchina e la compagna di classe secchiona stronza... Parla anche in francese per sembrare simpatica...

"Mi dai qualcosa per stare meglio e sono pronto per la sessione di oggi pomeriggio? "

"Ora vediamo, ma credo che oggi pomeriggio ti riposerai e magari poi sarai pronto per domani... "

Elsa sorride, toglie lo stetoscopio dal collo e gli alza la maglia del pigiama.

"Fai un respiro profondo" 

"Ti fa male qui?"

"Cos'hai mangiato ieri sera?"
"non mi ricordo... Ero con Charles... Abbiamo ordinato in camera... Sushi"
Elsa sorride e gli misura la pressione.
"Ottima idea il sushi della periferia di Barcellona da un ristorante non ben identificato... Una paella del ristorante dell'albergo era troppo banale?"

Pierre rimane in silenzio, dolcemente irritato dall'essere coccolato e preso in giro allo stesso tempo.
Elsa gli rimette a posto la maglia, gli fa una carezza prima di alzarsi dal letto e riordina le sue cose.

"E Charles? Sta correndo o sta male anche lui?"
Elsa prende il cellulare, guarda il live timing. "Direi di sì, secondo miglior tempo dietro a Hamilton, mi sa che sta bene..."
Pierre fa una smorfia che descrive perfettamente tutta la competizione e l'invidia per l'amico.

"Su dai, prendi questa pastiglia, bevi un po' di acqua e zucchero per far passare la nausea, dormi un po' e domani farai il terzo miglior tempo... Torno a trovarti tra qualche ora, per qualsiasi qualcosa chiamami."

Are You Ok || Formula 1Kde žijí příběhy. Začni objevovat