68. Dancing with teary eyes

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Have you ever lost, lost the light in your life?
Have you ever left, left yourself behind?
Have you ever lied and just replied, "I'm fine"?
'Cause I can see you've lost, lost the light in your life

Sul volo per Abu Dhabi, Elsa faceva battute con Nancy su uno steward particolarmente carino che ogni quaranta minuti passava a chiederli se avevano bisogno di qualcosa.  L'ultima notte passata con Daniel era già nel cassetto dei ricordi, e forse non era pronta ad andare avanti, ma ci stava provando. Cercava di pensare al Natale, al ritorno a casa dalla sua famiglia, alle vacanze che passerà in una casa accogliente e piena di amici e non in una spiaggia di qualche posto esotico a frantumare la sua autostima confrontandosi con i corpi in bikini perfetti delle modelle fidanzate con gli amici di Daniel. Cercava di concentrarsi sull'ultima gara della stagione, sui test post-stagionali da fare con i giovani piloti e poi sul suo ritorno a casa, in Italia che le mancava così tanto. Aveva visto che l'Alpha Tauri aveve prenotato tutti gli appuntamenti per le visite dei piloti con Mark per tutte le visite del fine settimana e si era sentita vagamente sollevata, nel sapere di non doverlo incontrare.

Quattro giorni dopo, appena finita l'ultima, noiosissima, gara, Elsa era tornata in albergo... che, tra l'altro è proprio sopra il circuito, e voleva solo riposare. Si erano sfiorati una decina di volte, nel paddock, e ogni volta avevano guardato entrambi in direzioni opposte per non guardarsi, non salutarsi, non parlarsi.
Invece, mentre passava davanti alla reception, il concierge l'aveva fermata per dirle che c'era un messaggio per lei.

"Chi l'hai lasciato?" ha chiesto Elsa

"Un fan con la felpa dell'Alpha Tauri, mi sembra" aveva risposto il portiere.

Ma appena aveva visto quel biglietto in una piccola busta bianca sigillata e aveva letto "To doctor Bardi" ci aveva messo meno di 2 secondi a riconoscere la scrittura. Aveva sospirato e se l'era messo in tasca. Arrivata in camera se l'era presa comoda, come se non volesse aprirlo. L'aveva lasciato sopra le lenzuola del letto, ed era andata a farsi una una doccia, si era cambiata e aveva guardato per 40 lunghissimi secondi le luci del circuito che si vedevano da dietro il vetro della finestra della sua camera.

Poi si era seduta sul letto e aveva trovato il coraggio di aprirlo.

Ciao. Io non sono bravo con le parole, e nemmeno con le scelte nella mia vita, volevo solo dirti che ti ho pensato per tutto il viaggio fin qui e per tutta la gara, e più ti penso più sto male. E mi chiedevo se forse potremmo almeno parlare un'altra volta.

Mi manchi, Elsa, mi manchi già, e non sono sicuro di poter stare senza parlarti per tutto il resto della mia vita. La mia stanza è la 605, se ti vedono puoi dire che avevo mal di testa e ti ho chiamato io.

Se non verrai, capirò. E continuerò a pensare a te per il resto della mia vita.

Elsa si era rivestita, ed era andata da lui. Sperava di parlargli e chiarirsi, di trovare insieme un modo per restare amici, per ricostruire le loro vite su due strade parallele che non si sarebbero incontrate mai più.

Ma non era andata così.

Avevano cominciato a parlare in modo più distaccato del solito, perché nessuno dei due sapeva come rompere quella barriera invisibile che si era formata tra loro.

Alla fine era stato lui a spingersi troppo oltre. Elsa lo sapeva che non l'aveva fatto di proposito, sapeva che Daniel aveva le migliori intenzioni, ma lei era stanca, e non era riuscita a non sentirsi ferita.

"Elsa io, io pensavo... io ho abbastanza soldi da parte, e ho un contratto con la RedBull quasi in tasca, vorrei solo poterti comprare una casa in qualsiasi posto tu voglia, potremmo scappare insieme in uno di quei posti che assomigliano al Paradiso, oppure potremmo andare a Monaco, o in Italia o in Australia, dovunque. Non avrai bisogno di lavorare, ma se lo volessi potrei trovarti un posto a dirigere qualsiasi ospedale privato, potremmo andare in vacanza dove nessuno ci vede o rimanere a casa nella nostra spa. Io userei tutto quello che ho per renderti felice. Vorrei solo rimanerti accanto. Perché credo di amarti, e credo che non esista al mondo una donna come te".

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