2. Avvincere, Convincere

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"Lei è ambiziosa, signorina."

"No, non credo. Io ho solo qualche capacità, che cerco di mettere in pratica per salvare delle vite. E in questo caso il merito non è mio.
Il progetto era sulle vostre scrivanie da tempo, sviluppato dal gruppo Mercedes; io ho analizzato i dati recentemente raccolti da Anthony Davidson al simulatore.
Il mio studio sui traumi da incidente automobilistico applica la fisica e l'ingegneria alla medicina d'urgenza, ma premetto che ho sviluppato personalmente soltanto la parte di medicina, per tutto il resto ho semplicemente coordinato un team di dottorandi dell'università di Modena.
L' halo salverà molte vite.
E se solo riuscissi a convincervi di dare una possibilità a questo dispositivo, tornerei a casa felice.
Ma visto che sono arrivata fin qui, vi spiegherò almeno altri 3 modi per salvare la vita ai miei piloti. "

Continua a guardarli dritti negli occhi. Come un oratore dell'antica Roma, misura ogni gesto ogni parola ogni sguardo. Sullo schermo scorrono dati, immagini e grafici come alla presentazione di un nuovo dispositivo Apple.

"... in questa immagine sono evidenziate tutte le aree del cervello che si attivano durante una simulazione di guida. A destra dell'immagine i dati della saturazione dell'ossigeno e il battito cardiaco rilevati in un soggetto a riposo; a sinistra gli stessi parametri rilevati durante una sessione di prove libere.
Qui potete notare come i parametri vitali cambiano immediatamente dopo un messaggio radio, e come la distrazione genera un errore, anche una minima variazione può generare un piccolo errore che ne causa un altro, e una catena di errori che il pilota commette in meno di un secondo porta a questo.

Sullo schermo appare un video: un pilota sta completando il suo giro di riscaldamento in qualifica, gli viene comunicato che il suo compagno di squadra ha migliorato il tempo mandandolo in zona eliminazione. Il battito cardiaco aumenta, respiro irregolare. Perde il controllo, effettua una correzione esagerata sullo sterzo e finisce contro le barriere.

L'importanza della condizione psicofisica di un pilota di sicuro non è niente di nuovo, eppure si assistono a scene come queste.

* "Going to retire, I've got vomit going on" - team radio Webber, Japan 2007

Se un pilota sta male, emotivamente o fisicamente, ha bisogno di parlare con qualcuno di cui si fida.
Ognuno di loro ha il suo psicologo, direte voi. Certo, e esattamente questi 20 psicologi cosa riferiscono ai direttori di gara? Assolutamente niente. Sanno perfettamente se un pilota è in grado di guidare o è nelle condizioni di commettere un errore che può ucciderlo ma non dicono niente a nessuno, non dipende da loro se il pilota salirà in macchina.
I controlli medici all'inizio dell'anno giudicano un pilota idoneo e presuppongono che rimanga in questa perfetta condizione per 50 lunghissime settimane.
E di certo non si stabilisce un rapporto di fiducia con un medico visto per poche ore una volta all'anno."

Poche frasi dopo viene congedata educatamente dalla riunione.
Esce con un sorriso le ricorda un pomeriggio rimasto nei ricordi del passato da quasi trent'anni, quando era uscita di casa di nascosto per andare dal suo amico Matteo a costruire circuiti in miniatura con i Lego. "Forse me ne pentirò, ma ne è valsa la pena"

Mentre le aprono la porta si gira indietro per l'ultoma volta a guardare le espressioni dei dirigenti che preannunciano una lunga e animata discussione.
Elsa rimane nel palazzo della FIA ancora per po', c'è un museo e un bar a cui ordina un caffè.
E poi si ricorda di essere in Francia e quasi spera che il barista le porti un bicchiere d'acqua al posto della tazzina di quella strana bevanda marrone dal sapore indistinguibile.
L'ha girato il mondo, ma sempre con la sua moka in valigia.
Mentre beve il suo "caffè" come fosse uno shot di Vodka le si avvicina un uomo sulla quarantina in giacca e cravatta. Era in sala riunioni, un po' nascosto alla fine del tavolo ma lei l'aveva notato lo stesso, sembra uno di quelli che sa e capisce tutto ma non decide niente.
"La sua presentazione e il suo curriculum hanno fatto colpo, dottoressa Bardi. Se fossi in lei resterei a Parigi ancora per qualche giorno."

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