30. Can you swim?

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Carlos e George si svegliano alle 5.30 di mattina, in due camere diverse, ed entrambi cercano di svegliare il loro compagno di stanza per andare a correre sulla spiaggia all'alba.
Geroge riceve come risposta un lamento incomprensibile e qualche insulto in tailandese. Carlos riceve una cuscinata e un "doing what? f*cking running?"

Elsa si sveglia per aprirgli la porta quando rientrano, perché ovviamente hanno dimenticato le chiavi.
George e Carlos rientrano accaldati e sudati: "Grazie Elsa, noi andiamo a farci una doccia e poi ti facciamo compagnia a colazione"

Elsa li guarda ancora mezza addormentata, e i sui primi neuroni svegli guardando l'orologio si rendono conto che manca ancora più di un' ora prima che il ristorante del residence serva la colazione. Però in effetti, ora che è sveglia, ha già fame.

Il loro appartamento ha una piccola dispensa e un angolo cucina, senza sapere nemmeno cosa sta facendo apre un paio di cassetti e un armadietto.
Per prima cosa prende il caffè, come un gesto automatico, le sue mani leggono "Lavazza" e preparano una moka senza consultare il cervello.
Ormai da qualche anno il suo spirito patriottico riaffiora solo in due occasioni: sotto il podio cantando l'inno, e ovunque in un Paese straniero davanti alle marche di cibo italiane.

Poi vede la farina, e pensa per un attimo al piccolo Jack, per cui aveva fatto lo sforzo di adattarsi alle abitudini americane e aveva imparato a cucinare i pancakes. "vediamo se mi ricordo ancora come si fa"

Era un po' fuori allenamento, e il primo pancake si distrugge tra la padella e la spatola che cerca di usare per girarlo... Poi brucia il secondo... Ma dal terzo in poi vengono veramente buoni. Li mette in un piatto e li lascia al centro della tavola, con accanto un vasetto di miele, uno di marmellata e uno di Nutella.
Speriamo che basti per convertirli alla colazione dolce - pensa, ricordandosi quanto odia l'odore di bacon e cibi salati la mattina presto.

Carlos esce dalla doccia, sente il profumo e si dirige verso la cucina.
Elsa è girata verso i fornelli per spegnere il caffè, quando si gira verso il tavolo trova un pilota spagnolo, con addosso solo un asciugamano attorno alla vita, che ha già fatto sparire 2 pancakes.
"sono troppo buoni, ¡tu eres la mejor!" le dice ancora con la bocca piena.
"sono buoni ma non scappano... anche se ti devono aspettare due minuti mentre ti metti addosso dei vestiti, per esempio..."
Non fa in tempo a rispondere che arriva al tavolo anche George, shirtless boy per eccellenza, che almeno si è messo le mutande, ma solo quelle...
"ok, ci rinuncio" dice Elsa ridendo e portandogli un piatto con altri pancakes.

Un po' alla volta si svegliano tutti e si ritrovano tutti attorno al tavolo a fare colazione.
"No, non c'è nulla di salato per fare colazione" risponde Elsa a Lando, dicendo una mezza verità... In effetti qualcosa di salato in frigo c'è, ma nella mente di Elsa sicuramente non è un cibo con cui si possa fare colazione.
A un certo punto arriva Alex, indossa una maglietta del pigiama con dei gatti disegnati, insulta i due che sono ancora a petto nudo e li manda a vestirsi.
"Bravo Alex, stavo proprio sperando che li avresti convinti... " dice Elsa
"basta che non vadano a mettersi una maglietta come la tua che potrebbe essere anche peggio" risponde Charles.

Finendo di mangiare decidono che fa abbastanza caldo per andare a provare l'acqua del mare, così si mettono il costume e raggiungono la spiaggia.

Elsa cerca di fotografare con gli occhi la bellezza di quel posto. Le sembra veramente come se avessero trovato un angolo di paradiso sulla terra.
La sabbia è bianchissima, l'acqua azzurra e nemmeno troppo fredda. Il sole splende e scalda parecchio, si era portata gli occhiali da sole ma non vuole indossarli, come se non volesse perdere neanche un raggio di quella luce così perfetta che si riflette sul mare.

Charles: "Corriamo?"

Senza rispondere nulla si prendono per mano e iniziano a correre verso l'acqua. In un attimo è più l'acqua che si sono schizzati addosso che l'acqua che li bagna dalla superficie dell'acqua.
Elsa si tuffa, i suoi capelli castani si sciolgono nell'acqua come alle sirene nei film.
Si stende a pancia in su e guarda il cielo. Si sente rilassata, completa, felice, come non si sentiva da tanto tempo.

Dopo un po' riemerge a guardare la riva, e si rende conto che qualcuno non è ancora entrato in acqua.

Alex: "Lando? Non vieni?"

Lando: "Mhm... No dai, non mi va... Ho appena mangiato..."

Carlos: "Landooo"

Lando: "Nono... Io non..."

Carlos: "ma cosa c'è che non va?"

Lando: "io odio le alghe."

Carlos: "ma se l'acqua è più limpida di una piscina... Si vedono anche i pesci!"

Lando: "odio anche i pesci"

Carlos: "ma non dire cavolate, muoviti non è fredda... "

Lando non risponde, fa finta di niente e si gira dall'altra parte, steso su un asciugamano sulla sabbia.
Carlos vorrebbe andare a parlargli, ma dietro di lui arriva Charles che lo schizza e lo sfida a nuotare fino alla boa.
Elsa si avvicina alla riva e fa capire a Carlos che ci pensa lei.

Torna a riva con i capelli bagnati sulle spalle e le gocce di acqua e sale sulla pelle che sembrano brillantini.
Si prende un asciugamano e si siede accanto a Lando, che rimane girato con le spalle al mare e non la guarda.

"Ehi, cosa c'è? È successo qualcosa? "
Nessuna risposta.
Elsa rimane in silenzio per un po' a guardare il cielo, ha imparato che alle persone che non vogliono dare spiegazioni basta dare tempo, rimanere lì senza dire niente perché essere lì vicino significa "sono qui perché ci tengo a te e vorrei aiutarti" e non serve esprimerlo a parole.

Dopi più di 5 minuti di silenzio le risponde, senza che lei abbia dovuto chiederle altro.
"Io non so nuotare"
"In che senso?" chiede Elsa che in effetti non ha trovato proprio una delle risposte migliori della sua carriera, ma per tutti i 5 minuti di silenzio si era immaginata tutt'altri problemi ed è rimasta spiazzata.

"nell'unico senso che c'è. Non so nuotare perché non ho mai imparato. Se entro in acqua affogo mentre gli altri mi prendono in giro."

Elsa non sa veramente cosa e come rispondergli, ma alla fine prende solo le 3 parole che più voleva dire.

"Ti insegno io"

Are You Ok || Formula 1Where stories live. Discover now