Capitolo 8.1 - "Al Chase Field"

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Aprii le palpebre, mugugnando qualcosa quando i miei occhi si scontrarono con la luce del sole, che entrava dalle finestre della sala

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Aprii le palpebre, mugugnando qualcosa quando i miei occhi si scontrarono con la luce del sole, che entrava dalle finestre della sala. Cercai di sollevarmi, ma qualcosa di caldo teneva stretta la mia vita: alla mia destra mi ritrovai faccia a faccia con Lilith Morgan, addormentata e con un'espressione serena che le dava un'aria incantevole. Sorrisi istintivamente, ancora non pienamente consapevole della situazione.

Un rumore mi distolse dalla mia ammirazione e quando alzai gli occhi dalla corvina stretta a me, vidi un telefono puntato su di noi. Isabella Carter, la mia migliore amica da anni, ci stava fotografando!

<<Isabella->> Lei mi fissò stupita e io aprii bocca per cercare una spiegazione e nel frattempo spostai il braccio di Lilith con delicatezza, ma lei lo riportò al posto di prima, stringendosi a me.

<<Tara? Che succede?>> sussurrò la docente nel mio orecchio provocandomi mille brividi.

<<Isabella non è quello che credi!>>

<<Eppure è piuttosto chiara la situazione...>> un'altra voce si fece largo nel silenzio della stanza e la detective Blossom si accostò alla mia amica. Lilith che aveva aperto gli occhi e si era accorta della presenza di altre voci, la vide e si alzò velocemente: <<C-Catherine?>>

<<Scusate l'intrusione ma ero venuta a comunicarvi che non dovrebbero esserci altri rischi. L'uomo sospetto che aveva avvistato uno degli agenti, era un senzatetto che si aggirava per la zona. Nulla di pericoloso. Avete fatto bene a spostarvi comunque...>>

Catherine si guardò con un sorrisetto divertito, che sembrava voler nascondere. Doveva essere strano per lei aver visto la sua amica imbarazzata e abbracciata ad una sua studentessa.

Mi alzai dal pavimento, rendendomi conto che io e Lilith ci fossimo addormentate la sera prima mentre guardavamo un film. Per fortuna eravamo entrambe vestite.

Ripensai al giorno prima e a tutto quello che era successo: a tutti i baci, a tutte le carezze e soprattutto alle nostre confessioni. Dovevo trovare un modo per tenermi vicina Lilith Morgan senza portare rischi per le nostre carriere future: non sarebbe stato troppo difficile, giusto?

Per il momento avrei fatto meglio a pensare alle questioni più urgenti, ad esempio spiegare la situazione alle nostre rispettive amiche, in modo che non giungessero a conclusioni affrettate.

<<Catherine come mai sei qui?>> Lilith si sistemò i vestiti e i capelli e si avvicinò alla donna dai capelli scuri quasi quanto i suoi. Mentre la detective e la mia docente discutevano, io cercai di impedire alla mia amica di prendersi gioco di me.

<<Isabella dammi il telefono... avanti!>>
<No, mai!>>
<<Ti prego-!>>

<<Devo farla incorniciare>> affermò osservando la foto che aveva fatto di me e Lilith. A quel punto colsi l'occasione per gettarmi su di lei e rubarle il telefono e quando finalmente riuscii a strappare l'aggeggio del crimine, vidi la foto che ci aveva fatto e me ne innamorai subito: io e Lilith eravamo strette l'una all'altra mentre dormivamo, incastonate perfettamente. Sollevai gli occhi su Isabella dopo aver ammirato la fotografia un altro po' e le dissi sottovoce di farla incorniciare per davvero.

Injection: Phoenix RiseWhere stories live. Discover now