Injection: Phoenix Rise

Capitolo 21.1 - "A Gilbert"

CATHERINE

La prima cosa che avevo pensato dopo aver arrestato Marc D'Owel era che fosse stato fin troppo semplice. Uno dei poliziotti che era venuto con me aveva parlato con la ex moglie chiedendo delle informazioni sul passato dell'uomo e mi aveva inviato ogni appunto, preso minuziosamente. Ora conoscevamo in parte la sua vita, ma il resto dei dettagli veniva da resoconti di giornali o database del computer del dipartimento.

Jane Denver quando voleva scoprire qualcosa era inarrestabile: nel giro di poche ore infatti sapevo molto di più sull'infanzia di Marc D'Owel. A quanto pare era finito in un orfanotrofio all'età di 12 anni. Suo padre era deceduto in circostanze non accertate, probabilmente perché la polizia di allora non si era preoccupata molto di un uomo alcolizzato che abusava del figlio fin da piccolo. Marc si era liberato di lui ma era finito in un orfanotrofio maltenuto; una volta maggiorenne aveva abbandonato i terreni della sua prigione a piedi.

Uno dei miei colleghi si era interessato a trovare l'indirizzo dell'orfanotrofio e me lo aveva consegnato. Lo avrei tenuto per proseguire l'investigazione riguardo le origini del criminale.

Riprendendo le annotazioni di uno dei poliziotti, trovai proprio quello che serviva per delineare con precisione il profilo psicologico del criminale in questione:

Annotazione n. 3

La ex moglie del soggetto afferma che un motivo della rottura della loro relazione familiare è stato il fallimento della sua carriera. Il soggetto ha subito denunce in passato (intorno al 2009) per non aver rispettato le regole imposte dai comitati etici in alcune sperimentazioni, portandolo conseguentemente al licenziamento e isolamento dalla comunità scientifica. Sembrerebbe, in circostanze non chiarite, che sia riuscito a rientrare nella New Science Society intorno al 2018. Si ipotizza che il soggetto abbia comunque avviato alcune ricerche in segreto, in collaborazione con importanti compagnie.

A prova di questo, si allegano i file ottenuti da privati coinvolti nel finanziamento della ricerca (cifre numeriche comparabili forse con investimenti della Morales Company mascherati per altre attività).

Sospettavo che ci fosse qualche potente oltre a Xavier Morales ad aiutare Marc D'Owel. Non era facile per uno scienziato incriminato tornare a far ricerca, in aggiunta persino all'interno di una società così importante. Grazie alla collaborazione della New Science Society, avevamo aggiunto delle informazioni di vitale importanza per ricostruire la storia criminale dello scienziato:

Annotazione n. 5

Un progetto in particolare, avviato intorno al 2019, è stato dichiarato "inconcludente" dopo la presentazione dei trials con soggetti sperimentali animali. Sembrerebbe che la ricerca in questione si occupasse di individuare "enancher" (così definiti nei file della società scientifica) che provocassero un rafforzamento immunitario dell'organismo. I dati presentati da Marc D'Owel sono scarsamente esplicativi e i dettagli riguardanti i trials, privati.

Testimonianza di una donna di nome Jessica Higgins riguardo la serie di manipolazioni e minacce rivolte ai membri della New Science Society per ottenere finanziamenti e approvazioni. Accusa nei confronti del soggetto accompagnata da quella di furto di dati di alta importanza per la comunità scientifica. Si ipotizza che il soggetto utilizzasse lo stesso metodo per tutte le vittime di minacce: ingaggio di esperti per intimidazione (di seguito il reato più ricorrente: stalking).

Dovevo trovare i collaboratori stretti di D'Owel, ma non sarebbe stato semplice. Alcuni suoi colleghi sarebbero stati convocati quel giorno stesso, per rispondere alle domande della polizia. Mi ero occupata di istruire alcuni miei colleghi su quello che avrebbero dovuto fare per strappare confessioni ai veri colleghi del soggetto arrestato. La nostra ipotesi, discussa con lo stesso procuratore, era che non tutti i dipendenti che lavoravano per la Morales Company erano al corrente di affari privati ed illegali svolti dal proprietario della compagnia e dallo scienziato Marc D'Owel. Chris stesso ci aveva informato che non era mai stato al corrente di nulla di sospettoso.