Capitolo 16.2

76 13 0
                                    


Osservai l'uomo più potente di Phoenix accasciarsi sulla sua scrivania con disperato abbandono e mi avvicinai a riempire il suo ennesimo bicchiere di whiskey.
<<Non è colpa sua. Come avrebbe potuto sapere che lo stava tradendo alle sue spalle?>>
Lui non rispose e non si mosse, così continuai a parlare, bevendo dal mio bicchiere mentre mi guardavo attorno nell'ufficio di Xavier Morales.
<<Marc D'Owel sta progettando la sua vendetta da anni contro di lei, pare evidente. Un uomo geloso e fallito come lui, non potrebbe che vivere per un sentimento di quel genere... chi mai si sarebbe aspettato che avrebbe fatto del male a sua figlia?>>

Xavier a quelle parole si alzò in piedi, tenendo le mani alla scrivania per sorreggere il suo corpo instabile, sia per l'alcol, che per l'emotività.
<<Lo ammazzo! Quel bastardo traditore..!>>
<<Signor Morales, non capirò mai il suo stato d'animo per l'unicità della situazione, ma deve ascoltare quello che ho da dire e vedrà che in questo modo, potrà risolvere i conti con Marc D'Owel>> mi impegnai ad attira la sua attenzione, spiegando nei dettagli il piano, che avrebbe permesso a Morales di vendicarsi senza rischiare conseguenze penali o economiche, legate all'immagine della sua compagnia. L'uomo sarebbe stato irrequieto a lungo e se le mie supposizioni erano corrette, non avrebbe resistito ad agire d'impulso di fronte ad un confronto con Marc D'Owel, ma non era il mio obiettivo al momento, prima dovevo distruggere quello che amava e solo ad allora mi sarei permesso di concludere la sua gloria con grande stile, coinvolgendo lo scienziato bastardo, come lo aveva definito Morales.

Doveva pagare per quello che aveva fatto e soprattutto, doveva soffrire a lungo e profondamente prima di morire nella miseria e nella povertà come era successo alla mia famiglia. Lui era la causa di tutto, lo era sempre stato, non esistevano altre verità.

Con pazienza, avrei dovuto fare le cose seguendo quel controllo e quella calma che mi caratterizzavano da quando avevo subito la tragedia. Era come se le fiamme mi avessero marchiato, soffocando l'emotività, la compassione e la paura: si erano occupate di cicatrizzare enormi ferite, enormi perdite interiori; le membra della mia anima.

Ero solo al mondo e solo sarebbe stato anche Xavier Morales, prima del suo ultimo respiro.
Dovevo iniziare a muovermi al più presto: ora che conosceva la verità su sua figlia Tara Lancaster, era evidente che avrebbe agito per vendicarsi e parlare con lei al più presto; finalmente, dopo aver ottenuto la prova del suo legame con lei, avrei potuto compiere la mia prossima mossa e per fare questo, dovevo avvicinarmi alla ragazza, sempre di più. Non mi bastava essere l'amico della sua docente o amante, dovevo conoscere i dettagli della sua vita, sapere dove colpire e quando.
Mi ero occupato di indagare su Isabella Carter, il mio prossimo obiettivo e il mio ponte per Tara Lancaster.

Avevo ricavato parecchie informazioni dai social che utilizzava la latinoamericana: non era difficile in quel modo scoprire i posti che frequentava e la gente che conosceva. Isabella Carter era una donna proveniente da una famiglia agiata, ma a vedere dalle foto che aveva condiviso dei suoi genitori, doveva essere stata adottata. Il suo sangue non mentiva e la pelle dei suoi genitori era fin troppo bianca per mascherarlo.

Rimaneva solo di comprendere la sua routine per sfruttarla al meglio, così da avvicinarmi il prima possibile: più passava il tempo, più temevo che i miei piani non si sarebbero conclusi come desideravo; questo timore mi assillava ogni notte, mi metteva agitazione e rischiava di distrarmi. Dovevo agire immediatamente.

Mancava poco tempo. Pochissimo. Lo sapevo bene.

L'incontro con Xavier era stato come un'iniezione di adrenalina e i miei pensieri viaggiavano troppo vorticosamente per potermi organizzare, perciò decisi di prendermela comoda per la giornata e tornai nel mio appartamento, occupando degli ultimi affari lavorativi, prima di dilettarmi con il mio progetto. Organizzavo tutte le informazioni che avevo raccolto negli anni sull'operato della Morales Company e dell'Intel Arizona, da quando avevano avviato la loro collaborazione. Ovviamente ero riuscito ad ottenere informazioni nascoste al pubblico, soprattutto dati sulla corruzione interna alle compagnie, oltre che al commercio non dichiarato di alcune merci, per non parlare degli esperimenti inumani che conduceva Marc D'Owel nei livelli inferiori del Phoenix Pillar.

Injection: Phoenix RiseWhere stories live. Discover now