Capitolo 19.2

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LILITH

Isabella guidò fino all'appartamento di lei e Tara e una volta arrivate in soggiorno, Isabella accese il televisore dando come comando a voce che venissero mostrati i notiziari dell'ultima ora. Tara senza dire nulla raggiunge la cucina per afferrare bicchieri e una bottiglia di vino, mentre io andai a sedermi sul divano.

<<Notizie dell'ultima ora da PhoenixNews: la dea della scienza, Lilith Morgan, ha stupito tutti stasera con un annuncio agghiacciante, ecco la replica di una parte del discorso: " La Morales Company si è macchiata del peccato più grave. Ha finanziato, se non promosso, un progetto che usa cavie umane per i propri folli esperimenti- usa bambini, che vengono rapiti per poi essere trasferiti in celle fredde e subire percosse, maltrattamenti-!">>
Ascoltai il replay sconfortata, finché Tara non raggiunse me e Isabella sul divano e portò una mano al mio ginocchio, stringendolo, per farmi forza. Accettai il bicchiere che mi porse e bevvi un sorso. Rimanemmo in silenzio ad ascoltare altre notizie, tutte dello stesso evento, per comprendere che reazione avesse scatenato nei cittadini di Phoenix.

<<Mike non vorrai pensare che siano accuse fondate! Non è stata fornita nessuna prova, nessun dettaglio, solamente parole dette al vento. Inoltre è impossibile che accada qualcosa del genere. Vengono fatti ripetutamente controlli ai centri di ricerca, come possono nascondere ogni cosa?>>
<<Lilith Morgan ha sempre dato mostra della sua serietà e onestà- non vedo perché dovrebbe mentire su una cosa del genere. Io credo invece che sia necessario ottenere delle risposte il prima possibile, per evitare una crisi.>>
Isabella cambiò ancora canale, sintonizzandosi su una diretta: i giornalisti stavano riprendendo dal parcheggio dell'università e intervistavano alcuni studenti, comunicando i dettagli della serata.

<<All'inizio sembrava una normale presentazione, ma con un discorso del genere sono certo che la città non smetterà più di parlarne per settimane!>>
La scena cambiò e fu il turno di un reporter che parlò con franchezza, delineando la situazione: <<Le accuse rivolte alla Morales Company e allo scienziato Marc D'Owel sono gravi. Attualmente è giunta notizia che ci sarà un comunicato stampa intorno alle otto di domani mattina, organizzato dai rappresentanti del colosso economico di Phoenix- si spera che arriveranno delle risposte insieme alla tempesta mediatica scatenata dalla dea della scienza.>>

<<Minuto dopo minuto la città comincia ad animarsi e, cari telespettatori, non stiamo parlando di una baraonda festiva. Qui è in gioco il destino di Phoenix- e ovviamente delle persone coinvolte...>> il presentatore fece una pausa e avvicinò le dita all'auricolare che indossava per poi guardare la telecamera che lo stava riprendendo: <<-ho appena ricevuto una segnalazione dai reporter sul campo: linea a Roger.>>

<<Sono le nove e quarantasei e Marc D'Owel sembra essere sparito nel nulla.>>

Tara strinse il mio ginocchio per richiamare la mia attenzione e ritrovai i suoi occhi scuri che vagavano sul mio volto, forse per capire che cosa stessi provando. Le sorrisi debolmente, avvicinando le nostre labbra per poterla baciare: fu dolce, delicato. Socchiusi gli occhi solo per un istante e li riaprii quando udii la sua voce: <<Immagino che non tornerai alla tua abitazione almeno per stanotte... non sarebbe sicuro. Rimani qui con me. Ti presto qualcosa di mio e domani andiamo insieme a casa tua, così non sei sola.>>

Sorrisi ancora, allungando la mano verso di lei per accarezzare con le dita la sua guancia, soffermandomi sulle sue labbra con lo sguardo.
<<Non voglio disturbare... posso andare da Catherine o Diana.>>
<<Non disturbi, credimi, e poi quante volte mi hai ospitato? E' giusto che ricambi.>> sussurrò vicino al mio orecchio, per poi lasciare un soffice bacio sul mio collo.
<<Non c'è altro sulle notizie, ho controllato anche sul telefono.>> Isabella si alzò dal divano, lasciando il suo bicchiere di vino nel lavandino della cucina e si voltò solo per salutarci: <<Sono esausta. Dovreste riposare anche voi.>> cominciò a muovendosi verso il corridoio, ma prima di sparire dalla nostra vista, si voltò un'ultima volta: <<Ah- per favore, non fate casino stanotte, vorrei poter dormire!>>

Injection: Phoenix RiseTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon