Capitolo 42 - Parte 2

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Assicuratevi di aver letto la prima parte!

•••••

«Makayla?»

Sollevai lo sguardo dal libro di letteratura e lo puntai alla porta della mia stanza. C'era mio padre.

«Si?»

«C'è un ragazzo alla porta, chiede di te.» disse.

Aggrottai la fronte mentre chiudevo il libro, «ha detto il nome?»

«Un certo Brandon.»

Schioccai la lingua, ovviamente.

«Sembra più grande. Come fai a conoscerlo?» continuò con tono serio.

Sospirai e gli lanciai un'occhiata mentre lo superavo, «è il cugino di Hayden.»

«Oh e per caso--»

«E non è interessato a me.» aggiunsi.

«Bene.»

Benissimo. Scesi rapidamente giù dalle scale chiedendomi perchè diavolo fosse qui.

Anche se in parte potevo anche sospettarlo.

Quando aprii la porta e si voltò e mi sorrise sfacciato, «dolcezza, da quanto non ci si vede.»

«Esattamente due ore. Che ci fai qui?» incrociai le braccia stanca.

«Volevo parlarti.»

«In questo momento non voglio parlare con nessuno che porti il cognome Miller.»

«Ma io sono quello simpatico.»

Gli lanciai un'occhiataccia.

«Dai, vieni.» disse piano.

Vidi alle sue spalle la Porsche di Hayden e il petto di strinse. Sapevo che lui non ci fosse ma subito mi apparvero le immagini del nostro litigio avvenuto solo poche ora prima che mi fecero pizzicare le dita.

«Dov'è la tua auto?» sospirai, arrendendomi e scendendo le scale del porticato di casa. Lui mi seguii.

«Dal meccanico.»

Infatti mi sembrava strano che gli lasciasse la sua macchina con così tanta facilità. Dato che non si fidava di suo cugino alla guida.

Aprii la portiera del passeggero ed entrai mentre lui faceva il giro. Piegai una gamba e la misi sotto la coscia per poi incrociare le braccia e, una volta entrato, gli chiesi, «lui sa che sei qui?»

«No, gli ho detto che dovevo andare da Mal.»

«Mh, okay, e perchè sei qui?»

I suoi occhi, a differenza del cugino, erano sempre allegri e luminosi. Sinceramente non avevo mai visto Brandon col muso lungo. Al contrario di Hayden, che invece era difficile vederlo allegro.

«Vi avevo lasciati perfetti e coccolosi e poi mi ritrovo un Hayden mega scontroso. Così gli ho chiesto cosa fosse successo e mi ha detto, testuali parole, 'perchè non lo chiedi a quella bambinetta bugiarda e ficcanaso che si diverte a fare la stronza e insultarmi.'» disse con voce acuta e frignona.

«Non ha quella voce.» accennai un sorriso pigro.

Ghignò, «lo so ma me lo immagino così il criceto che gira nella sua testa e si incazza ogni due secondi.»

Mi leccai il labbro scuotendo la testa divertita ma poi ripensai bene alle sue parole, purtroppo mi aveva descritto perfettamente. Tranne per quel bambinetta. Non lo sopportavo.

It's a ClichéWhere stories live. Discover now