Capitolo 35

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Meredith era qui.

Meredith era stata qui.

Hayden era andato via perché lei era qui.

E non me l'aveva neanche detto.

C'era stato un problema, secondo le sue parole. Ma non era vero. Era semplicemente arrivata lei e lui era corso dalla sua migliore amica.

Dio, non la sopportavo. Perché era venuta? Cosa avevano fatto quella giornata? Lei sapeva della nostra esclusiva? Perché lui aveva deciso di non dirmelo?

Perché volevo picchiarlo?

«Pensi di studiare o continuerai a fissare la finestra?» sussurrò Malcolm al mio orecchio facendomi sussultare sulla sedia.

Feci una smorfia e lo spinsi via, «sono nervosa, lasciami in pace.»

«Potresti provare a parlarci--»

«No,» sbuffai e gli lanciai un'occhiata confusa, «è tutta la mattina che provi a convincermi. Perché?»

Eravamo in biblioteca, in teoria avrei dovuto studiare per un test di biologia ma non riuscivo a concentrarmi. Primo, perché essendo lunedì avevo avuto spagnolo e biologia con Hayden e in entrambe le lezioni mi ero seduta il più lontana da lui ignorando i suoi messaggi che mi chiedevano di parlare. E secondo perchè continuavo a domandarmi cosa diavolo fosse venuta a fare qui, ancora, e perché lui non me l'avesse detto.

Scrollò le spalle, ruotando la penna tra le mani, «è solo che non sai tutta la storia. Magari c'è una motivazione seria del perché ha preferito non dirtelo.»

Socchiusi gli occhi analizzando le sue parole, «sei dalla sua parte adesso?»

«Non esistono parti in questa discussione, Mak,» ruotò gli occhi e proseguì a voce bassa, «se non te l'ha voluto dire, ci sarà un motivo. Non sei tenuta a sapere tutto di lui, capisco tu ci sia rimasta male ma dovresti sentire quello che ha da dire e passare sopra.»

Odiavo quando aveva ragione. Per cui sbuffai e cercai di concentrarmi per studiare.

Passarono alcuni minuti -nei quali ero rimasta a fissare le pagine senza fare niente- quando mi toccò la spalla.

«Mh?»

«Mi vai a prendere un libro?»

Piuttosto che starmene seduta a non fare niente, si.

Mi passai una mano tra i capelli alzandomi e sospirai, «quale?»

«È sulla letteratura americana dell'800, dovrebbe avere una copertina gialla.» rispose a voce bassa.

Annuii e mi allontanai dal tavolo per dirigermi tra gli scaffali della sezione di letteratura.

Entrai in una corsia e feci scorrere rapidamente gli occhi sulle copertine dei libri ben sistemati nello scaffale.

Mi fermai e pensando di averlo trovato, presi il libro dal ripiano ma mi spaventai quando vidi il volto di una persona dall'altra parte che mi fissava con due paia di occhi blu in modo a dir poco allegro. 

«Cristo, mi hai fatto prendere un colpo.» sussurrai, portandomi una mano al petto e sentendo il cuore accelerato. 

Non mi rispose ma in poco tempo fece il giro dello scaffale per fermarsi di fronte a me. Lo ignorai e controllai le pagine di quel libro ma quando mi resi conto che non fosse quello corretto lo rimisi al proprio posto e continuai a cercare.

«Mi stai evitando.»

«Da cosa lo deduci?» domandai indifferente, facendo scivolare lo sguardo sulla parete di libri.

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