Capitolo 2 Bonus - Parte 1

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Marzo, 2° anno di college


«Andrai a trovarlo per il suo compleanno? O lui torna qui?» Chiese Donna, gustandosi il suo milkshake al caffè.

Era sabato pomeriggio e quel giorno né io né lei dovevamo lavorare. Diversi mesi prima aveva trovato lavoro come impiegata part-time in una catena di poke ma aveva chiesto i turni solo serali, avendo le lezioni in giornata, e cosi quattro sere su sette lavorava nella catena delle famose bowl vicino a Times Square.

Io continuavo a lavorare come cameriera, da quasi un anno a questa parte però, i miei giorni erano saliti a cinque, con un weekend libero e l'altro no. Era decisamente stressante, soprattutto perché mi trovavo a studiare sempre tardi, però dovevo mantenermi in un qualche modo.

Quel giorno però essendo di riposo, volevamo godercelo all'aria aperta.

«Vorrei ma mi ha detto di non farlo perché avrà da fare con la squadra. Si devono preparare per le semifinali e sono immersi negli allenamenti. Avremmo poco tempo da passare insieme.» spiegai un po' sconsolata.

«Peccato.»

«Si,» sospirai, «soprattutto perché sono i giorni delle vacanze di primavera e dovrebbero essere liberi.»

«Si, anche Travis mi ha detto che è abbastanza stressante questo periodo.»

Giusto. Donna e Travis.

Ruotò gli occhi, «smettila.»

Mi sentii sorridere, «di far cosa?»

«Di guardarmi così. Sai già la risposta.»

«A dire il vero non so niente,» incrociai le braccia, «dopo che mi hai detto che avete scopato alla mia festa di compleanno e che vi scambiati qualche messaggio, hai smesso di aggiornarmi.»

«Perchè non c'è niente da dire!»

La guardai per niente convinta.

Lei alla fine cedette in un sospiro irritato e io sorrisi vittoriosa.

«Prima che ti faccia film mentali, per ora ci siamo davvero solo scrivendo.»

«Okay.»

Sarebbero tornati insieme. Me lo sentivo.

Prese un sorso del milkshake e guardò verso l'ampio parco, «ammetto che mi era mancato parlare con lui. Sicuramente siamo cambiati, è passato più di un anno ormai, ma c'è quel qualcosa dentro di me che si accende quando parlo con lui.»

La ascoltai parlare.

«Ma non è cambiata la situazione,» mi guardò con un pizzico di amarezza, «io guardo tu e Hayden e capisco cosa sia trovare la persona, quella con cui morirai. E non dico che Travis non possa essere la mia ma noi non siamo voi e sicuramente il sentimento che c'era prima ora non è così forte, quindi sarebbe solo un problema.»

«Pensi che, se già prima non siete riusciti ed eravate molto legati, ora che il sentimento è minore, non possiate assolutamente farcela.»

«Esatto. Lui sta bene là, con le sue ammiratrici e io sto bene qua, con dei semplici incontri da una notte e via.»

«Si,» arricciai il naso, «peccato che l'ultima notte risalga al mio compleanno. Con Travis.»

Mi fulminò con lo sguardo, «non siamo obbligate a ricevere visite ogni mese.»

«Ma sicuramente lei lo gradirebbe.» 

«Be', lei non comanda. Decido io chi può far entrare e chi no.»

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