Capitolo 14

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La mattina successiva al ballo mi svegliai più pimpante che mai, tanto che mia madre durante la colazione continuò a lanciarmi sguardi perplessi e indagatori con domande del tipo "ti hanno rapito gli alieni?", "che hai tanto sorridere?", "c'entra un ragazzo?" e quell'ultima domanda attirò anche l'attenzione di mio padre, che iniziò a scavare più a fondo con domande dirette su chi mi avesse portato a casa e se c'entrasse il pianista milionario. 

Ovviamente non dissi niente, principalmente perchè non c'era niente da dire. 

Avevo solo trascorso una bella serata con Hayden e questo mi aveva rallegrato di molto l'umore.

Era così assurdo?

Nel pomeriggio avevamo deciso di incontrarci tutti a casa di Donna, avendo casa libera, e per questo eravamo spaparanzati sul suo divano a mangiare patatine, gelato, nutella... e tutto ciò che prima o poi avrebbe fatto scoppiare il mio cuore.

«Okay, vi devo dire una cosa.» iniziò Donna, bloccando momentaneamente il film con protagonista Tom Holland e facendo grugnire Malcolm che era molto interessato.

La guardai e notai le sue guance chiare farsi più rosse e strabuzzai gli occhi, «oddio!»

Si portò un cuscino sul volto e Malcolm ci guardò con confusione, «cosa? Cos'è successo?»

Lo ignorai e mi misi a sedere guardandola con eccitazione mentre lei si faceva sempre più nervosa, «tu e Travis... l'avete fatto?» dissi, sussurrando con entusiasmo l'ultima parte.

«Oh, mio Dio! Cosa?!» esclamò Malcolm, entrando nel pieno della conversazione.

Si strinse il cuscino al petto mordendosi il labbro e annuì flebile.

Io iniziai ad urlare mentre Malcolm disse a braccia spalancate, «siano lodati tutti Santi, finalmente Donna Wright ha provato il pacchetto completo del cazzo.»

«Malcolm!» strillò lei ma ridendo.

Scoppiai a ridere anche io mentre rubavo una manciata di patatine, «devi raccontarci tutto

«Ogni singolo dettaglio. Ogni singolo centimetro.»

Sorrisi alle parole di Malcolm mentre lei lo guardò male, «non ti dirò niente di quella parte.»

Lui fece una smorfia, «ma così togli la parte più interessante.»

«Smetti di fare il pervertito e lasciala parlare.» gli diedi un colpo sulla fronte e poi la guardai con un ampio sorriso continuando a mangiare le patatine.

Ero molto felice per lei. Sapevo quanto gli piacesse Travis, e quanto avrebbe voluto che la prima volta fosse con un qualcuno di importante ed ero contenta che fosse stato lui.

Se solo l'avesse fatta soffrire gli avrei tagliato le palle.

«Poco dopo che tu e Hayden siete andati via, l'abbiamo fatto anche noi.»

«Ecco perchè sono rimasto da solo come un coglione.» commentò Malcolm.

«Ti ho anche avvisato.» ruotò lei gli occhi e poi agitò una mano, «comunque, siamo andati a casa sua perchè i suoi sono via quindi aveva casa libera.»

«Furbacchione.»

«Malcolm, chiudi la bocca.» ridacchiai ruotando gli occhi.

«Be', io non sospettavo niente ma speravo che quella fosse la serata, dalle cose che ci siamo dette duranti i balli e dagli ultimi giorni che siamo diventati più uniti,» raccontò con voce elettrizzata ed emozionata, «quando siamo saliti in camera sua- oddio, aveva riempito la stanza di candele e il letto era cosparso di petali di rose.»

It's a ClichéWhere stories live. Discover now