Capitolo Quarto

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Mamma: "Rispondi alle mie chiamate Becca. Non te lo ripeto più".

Becca: "Sto bene, non ho voglia di parlarti."

Mia madre mi ha mandato più di dieci messaggi così nel corso della settimana, e puntualmente ho sempre risposto in questa maniera facendo copia e incolla. Con Paulo invece ho discusso animatamente a telefono, tanto che tutto il mio corridoio probabilmente sa della mia relazione con lui. Si ostina a dirmi che lui non ha chiamato mia madre per dirle niente, e che non ha parlato del nostro litigio ai suoi, e quindi la madre non avrebbe potuto raccontare nulla alla mia, ma non gli credo. Lo sto odiando con tutta me stessa, e mi chiedo con chi sia stata finora visto che non sa risolvere un problema con me discutendone solo con me. Rappresentare poi l'entrata di due ragazzini in camera come una cosa disdicevole neanche rappresentassero un pericolo per la mia fedeltà nei suoi confronti. Ed è per questo che abbiamo deciso di non sentirci per tutta la settimana, e che lui non venga domani che è domenica.

Tuttavia finalmente sono iniziati i corsi, e sono così entusiasta della mia scelta di studi che tale felicità composta solo da questo potrebbe bastarmi per il resto della vita, senza dover affrontare altre peripezie inutili di altro genere, ma è chiaro parli solo la mia stanchezza. Con Eula invece mi sono scusata, non avrei dovuto comportarmi come una matta con il suo fidanzato quella sera, ma lei mi ha risposto che è un provocatore e che ha un senso dell'umorismo che in molti non capiscono, lei compresa talvolta. Ad ogni modo non è più una cosa che mi tocca, visto che come mi disse quel giorno, avrebbe detto ai suoi amici e lui di non presentarsi più in camera, e infatti così è da allora.

Ma pensando al presente, ho l'ultima lezione ora che sono le due del pomeriggio di filosofia, a dire il vero sarà la prima visto che il corso di tale materia inizia oggi per la prima volta. Arrivo in anticipo di un quarto d'ora scegliendomi un posto centrale nel mezzo visto che non amo né i primi posti ma neanche gli ultimi e tanto meno quelli laterali. Poco dopo essermi accomodata entra qualcuno, che all'inizio pensavo fosse il professore ma che poi...: «Mi sono chiesto se fossi più ritardataria o anticipataria...» viene a sedersi accanto a me Nohea senza lasciare neanche un posto nel mezzo fra noi libero, e a tale vicinanza mi irrigidisco come fossi una statua di gesso. «Mi ero risposto bene.» Mi sorride rivolgendo il volto verso di me, e riesco quasi a percepire il suo respiro sulla pelle e ciò mi fa letteralmente rabbrividire. La circostanza dovrebbe farmi reagire nell'immediato, tuttavia la mia mente decide di porre prima attenzione al suo tatuaggio che è un mandala, dalle rifiniture sottili e nere piombo, e inoltre la maglia a scollo a v nera lo scopre di molto.

"Becca distogli lo sguardo!" tiro i pensieri e gli occhi al guinzaglio. Giro il viso davanti piegando la volontà del mio sguardo sulle mie gambe: sono pentita di averlo quasi picchiato, ma non del resto. Mi ritiro sul lato estremo sinistro della mia sedia per stargli quanto più lontana possibile, e mi rendo conto del lungo periodo di silenzio, vorrei rispondere, ma ho la stessa sensazione di quando in un sogno vorresti correre a perdi fiato ma non ci riesci, e perciò continua a pressarmi: «Anche a messa sei solita andare presto?»

I miei occhi roteano verso il cielo, e così scalo lasciando un posto tra noi mentre sbuffo irritata. Inizia a diventare scontato il suo modo di irritarmi, tant'è che ogni genere di sensazione che mi provoca la sua presenza va a disperdersi: "Sensazioni Becca?" per carità...

Inizia a ridere scenicamente facendo rimbombare nell'aula la sua risata: mi giro omicida a guardarlo nelle sue convulsioni divertite, mentre sul mio viso vi è solo traccia di disgusto. Mi è così facile mutare umore con lui cavolo, mi trasformo in camaleonte!

«Ti fa effetto starmi troppo vicino?» Si distende sulla sedia mettendo le braccia dietro la nuca appoggiandole al banco dietro. E riecco che mi ri-irrigidisco. "Complimenti Becca!" si sia accorto di come prima lo fissavo? "E come lo fissavi Becca?" diamine...

Oasi ProibitaWhere stories live. Discover now