Capitolo 62

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A Paulo quell'incontro non aveva suscitato niente, in me invece, quell'accaduto aveva lasciato un'impronta così vivida che si espandeva a macchia d'olio nella testa, diventava sempre più ingombrate.

Desideravo sapere perché si fosse fermato a parlarmi, se lo avesse fatto per gentilezza, o se lo avesse fatto per sbattermi in faccio una specie di suo perdono, perché in questo caso, non potevo accettarlo. Non potevo perché io non dovevo essere perdonata di nulla, perché non avevo fatto nulla, e il solo pensiero che lui potesse pensare di aver avuto una ripicca su di me, mi mandava in matto il cervello.

Perché chiedermi della mia vita dopo così tanto tempo in cui non mi aveva cercata? Era arrabbiato per farlo, lo so, ma allora poteva lasciarmi chiusa, come chiusa era la nostra storia prima. Facendo così ha soltanto riaperto, e non capisco se l'abbia fatto apposta, o se soltanto perché realmente ci teneva a ricucire e poi chiudere nella pace con me. Iniziavo a pensare a addirittura che glielo dovevo, che gli dovevo l'opportunità di avere un confronto con me, ma in realtà io non gli dovevo proprio niente perché eravamo arrivati al limite insieme, non mi faceva sentire importante, e io non facevo sentire importante lui, eravamo pari, almeno fino ad allora, ma lui parlandomi una settimana fa, è come se avesse acquistato un punto, un punto immeritato che avevo bisogno di toglierli. È vero, ero felice con Paulo adesso, mi stavo rovinando un'altra volta l'esistenza da sola, ma era più forte di me... Ogni volta che ricominciavo a pensare a lui, occupava ogni centimetro del mio corpo, come se fosse uno spirito indesiderato in un corpo umano, ma c'era, e avevo bisogno di arrivarne a capo.

Ed era per questa ragione, che per l'intera settimana passata, da lunedì fino al venerdì quando ripresi a lavorare a scuola, nelle mie ore buche, considerando fossero molte visto che ero supplente, iniziai a cercarlo nella struttura dedicata all'insegnamento elementare ai bambini, ma non c'era traccia di lui. È stato allora che ho iniziato a pensare che magari lo aveva fatto soltanto per farmi ammattire, perché sapeva che nonostante tutto rimaneva quello a ingarbugliarmi l'esistenza più di chinque altro... inspiegabilmente purtroppo era così, un enigma irrisolvibile cui non sarei mai riuscita a risolvere. Poteva essere come pensavo, ma anche come non pensavo, ed è stato per questo che mi misi l'anima in pace, e decisi di non cercarlo più lasciando sfumare ogni mia convinzione.

D'altra parte capì perché Paulo aveva reagito così bene: io avrei dovuto avere a che fare con Lizzy per il resto della mia vita, visto che consideravo l'idea stavolta per davvero di restare per sempre con Paulo, e lui aveva opportunamente deciso di evitare di iniziare una battaglia in cui non avevamo armi pari, e non potevo essere arrabbiata con lui per questo.

D'altra parte capì perché Paulo aveva reagito così bene: io avrei dovuto avere a che fare con Lizzy per il resto della mia vita, visto che consideravo l'idea stavolta per davvero di restare per sempre con Paulo, e lui aveva opportunamente deciso d...

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To Be Continued...

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