Capitolo 41

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"Io, James, Isa e Kealani andiamo a Kapolei a passare il weekend. C'è un evento chiamato "tendopolis". Si dorme lì, si mangia fast food e poi ci sono degli intrattenimenti. Paghiamo solo dieci dollari a persona. Se chiedo a te e la tua anima gemella di venire, venite?" Mi riferisco a Lea a telefono. Con anima gemella intendevo Kia- stanno ufficialmente insieme.

"Che figata quell'evento! Sai già la risposta comunque..." Appare dispiaciuta ma neanche troppo.

"Ci ho provato." Dico.

. . .

Il mio umore da quando Nohea è tornato è precipitato. Avevo messo in conto che non l'avrei mai più visto, e con il suo ritorno- seppur breve- ha spazzato via un po' di quella convinzione che mi aiutava a non pensare più al nostro vissuto.

<Sei sicura di voler fare il septum?> Mi chiede Isa. Dopo un lungo viaggio in treno siamo giunti qui all'evento, e a due ore di distanza dall'aver occupato la nostra tenda- è enorme, alta un metro e sessanta, quindi riesco a starci quasi tutta in piedi, più grande praticamente della mia stanza al campus con cuscini e piumoni morbidi da fare per letto- siamo di già a partecipare ad un intrattenimento imbastito: tenda piercing e tatuaggi.

Volevo fare il septum da molto e tra l'altro credo farò anche in tatuaggio visti i prezzi bassi. Annuisco ad Isadora. Se me ne stancherò potrò girarlo internamente.

. . .

<I ragazzi sono ai giochi in acqua. Raggiungiamoli.> Dice Isa dopo aver atteso completassero il suo tatuaggio successivo al mio.

<Perché hai deciso di tatuarti un treno?> Le chiedo. È un tatuaggio bizzarro da fare, a meno che tu non sia una fan di quelle vetture. Poi è il suo primo tatuaggio quindi...

<Potrei chiederti perché hai tatuato un pesce, un fiore e... Cosa hai fatto oggi? Ah, un emisfero tra le tette...> Mi prende in giro.

<Hanno tutti quanti un significato.> Le faccio il verso.

<Quale?> Mi chiede scettica.

<L'ibisco mi ha sempre rappresentata, prima ancora che venissi qui nelle Hawaii. Il pesce perché ho scoperto di amare l'oceano e l'emisfero perché ho varie origini.>

<Varie origini?>

<Sono alascana, Utahn e irlandese e hawaiana acquisita. E comunque se non volevi dirmi il significato del tuo bastava dirlo!> Dico divertita.

<Mio padre faceva il ferroviere. Lo vedevo poco da bambina e lo vedevo poco da adolescente. Studio ingegneria perché prospetto di poter costruire dei treni migliori rispetto quello sul quale è morto.> Mi giro a guardarla.

<Scusa, mi dispiace...> Le metto una mano sulla schiena. Si gira a sorridermi.

Ci inoltriamo nello spazio adibito ai giochi acquatici, che solo dopo scopriamo essere giochi di competizione ai quali James e Kealani sono arrivati semifinalisti come squadra. Dopo che finalmente vengono sconfitti possiamo andare a mangiare da un camion di panini con una fila d'attesa chilometrica- quanta gente ci sarà a questo evento? Immagino molta visto le così tante tende.

<Sei sparita la sera della festa.> Mi affianca James mentre ero rimasta indietro a seguirli lentamente.

<Si c'era una persona che non gradivo, perciò ho preferito darmi alla fuga.> La vita è troppo breve per mentire.

<La persona non ero io spero.> È ironico. Gli do una gomitata mentre capisco la sua allusione al bacio.

<Stasera dormi con me?> Muove le sopracciglia con fare pervertito e scherzoso allo stesso tempo.

Oasi ProibitaWhere stories live. Discover now