Oasi Proibita

Capitolo 40

Spalmo la crema solare sulla schiena di Kealani prima di tuffarci in acqua. Mi ha invitata a passare una giornata a casa con lui e i suoi. Me gli ha già presentati, però prima di pranzare ci fermiamo un po' a surfare. <Vuoi che ti aiuti con la crema?> mi chiede.

<Ho già fatto!> dico mentre afferro la mia tavola da surf, ovvero una vecchia di Kealani diventata mia. Sistemo una bretella del mio costume intero rosa che risalta con l'abbronzatura e inizio a correre fin l'oceano seguita da Kealani.

. . .

<Sei ancora una principiante...> dice risentito per averlo battuto sul nostro gioco di chi riesce a cavalcare più onde. Lascio la tavola sulla sabbia mentre strizzo i capelli.

<Ti lascio sfogare mami...> rido. Scuote la testa per togliere l'acqua dai capelli mentre sorride e lascia la tavola come me sulla sabbia.

<Infondo sei avanti solo di due onde. Posso batterti quando voglio!> dice mentre sono piegata a raccogliere il mio asciugamano dalla sabbia.

<La convinzione è l'ultima a morire!> scherzo.

<Avessi la mia tavola ti avrei battuto femminuccia!> Dimmi che non è vero. Sono passati un paio di giorni dalla festa ed è ancora qui alle Hawaii? Se avessi lasciato Lea e Kia mi informassero sul suo conto ora lo saprei. Non vorrei mai rialzarmi sulle gambe...

<Ciao!> lo saluta con felicità Kealani mentre lo vedo avanzare con le gambe per stringerlo in un abbraccio.

<Ehi Becca!> mi richiama Kealani. Non posso mica restare accovacciata per l'intero periodo di tempo, ma anche Kealani a chiamarmi come per farmi salutare... Alcune volte sembra la faccia apposta. Non è mai stato davvero così affiatato con Nohea. Mi metto in piedi con una mano come visiera sulla fronte.

<Ciao.> mi sorride e si tende come per salutarmi con dei baci, ma mi sbilancio all'indietro per evitarlo. Ma tutto okay? Gli tendo la mano mentre ricambio il saluto freddamente: <Ciao.>. Si riprende dal gesto evitato e notando la mano me la stringe.

<Kealani inizio a dirigermi verso casa dei tuoi. Ti aspetto li.> mi giro verso lui totalmente tagliando fuori Nohea.

<Chiedi a mia madre di usare la doccia se vuoi nel frattempo.> mi invita mentre raccolgo la mia borsa mare con dentro il tutto e la tavola. Annuisco a vado via.

"Perché è ancora qui?" chiedo a Lea neanche apre la mia chiamata.

"Ciao Becca, come dici?" c'è baccano.

"Nohea, perché è ancora qui?" mi siedo sulle gradinate della casa dei genitori di Kealani posando tutte le mie cose.

"Hai detto di non voler sapere nulla" mi ricorda.

"E poi perché me lo chiedi... cazzo, è lì in spiaggia?" si mette a ridere.

"Sono con Kealani per stare con lui e i suoi, e Nohea è apparso dal nulla." Si riprende dal ridere.

"Ti ha salutata?" mi chiede.

"Si, ma non è questo. Credevo fosse tornato nel Montana." Dico stizzita.

"Già..." si limita a dire. Si trattiene.

"Dimmi che non rimane qui. Dimmi che è solo di passaggio. Non potrei sopportare di saperlo qui..." mi prendo i capelli nella mano. Sono di già metà asciutti per il caldo che fa.

"La sera della festa ci siamo tutti quanti messi a parlare come se non fosse successo niente. Nonostante il suo aspetto sia cambiato, è rimasto l'amico di sempre. È passato per sistemare le cose in università e salutare la madre che ha recentemente divorziato da Roland."  Sospiro di sollievo, ma quando lo vedo salire la scalinata con Kealani mi ritrovo punto e accapo. Kealani lo ha invitato?

<Sicuro che non è un problema se resto per i tuoi?>

<Sai che abbiamo una camera in più, non farà differenza.> ascolto la loro conversazione. Intende anche restare a dormire qui?!

"Ci sei?" mi chiede Lea al telefono.

"Come? Certo, avevo dimenticato dovessimo andarci. Tranquilla, sono lì tra massimo mezz'ora."

"Cosa stai blaterando?!" dice Lea confusa.

Riattacco sperando Kealani abbia sentito il mio contrattempo inventato. Ad averne la certezza è non appena mi giro verso di lui, anzi, loro che erano rimasti fermi ad aspettarmi. <Devi andare?> mi chiede Kealani.

<Purtroppo... avevo promesso ad Isa che l'avrei accompagnata a Laie.> invento il primo luogo che mi viene in mente.

<Ci andate con il pullman? A quest'ora? Dista almeno un'ora da qui, cosa ci dovete andare a fare?> così tante domande, cazzo!

<Centro benessere, e si andiamo con il pullman.> dico scettica. Nohea è completamente zona off limits per me, lo evito con tutta me stessa.

<Becca...> inizia, ma mostrandosi sensibile alla situazione decide di avanzare per potermi portare più a largo e parlarmi senza che lui senta.

<Ho dovuto offrirli di restare. Casa di Cora è in vendita, ed essendo acquirenti passano a visitarla, non può stare lì almeno per oggi e domani a dormire.> dice comprensivo.

Ha capito si trattasse di una balla.

<Non ce la faccio a restare. Ci vediamo quando lui va via. Non voglio che tutto ciò diventi un problema, quindi se facessi finta di credere alla mia cazzata te ne sarei grata.> mi guarda scontroso e via via va addolcendosi.

<Ci vediamo stasera. Mia madre aveva preparato il tiramisù. Te ne porto un po'.> fa e poi mi abbraccia. Ricambio.

<Ti lascio la tavola così sono più leggera, grazie.>

. . .

<Si è insospettito, per fortuna che non rimarrà per molto altrimenti non si potrebbe vivere così.> mi dice Kealani mentre mangio il tiramisù seduta sul mio letto.

<Mi sento in colpa se mi dici così. Non voglio rendervi la vita difficile. Potete anche evitarmi ora.>

<Ma come fai a dire certe cose?> mi rimprovera.

<"Potete anche evitarmi ora".> mi imita. Sorrido per la buffa imitazione.

<Siamo persone non robot Becca. Siete entrambi nostri amici.> fa. Sorrido.

<E comunque hai offeso mia madre e mi ha detto che per rimediare dovrai essere obbligatoriamente presente alla nostra cena di Natale.> viene a sedersi accanto a me.

<Si è offesa?> stringo i denti.

<Si e ha detto che sei una grandissima maleducata!>

<Davvero?!> divento rossa.

Mi lascia in suspense per poi scoppiare a ridere.

<Idiota!> li tiro uno schiaffo sulla schiena.

To Be Continued...