Capitolo 53

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<I tuoi posti preferiti sono i treni, ricordo che me lo dicesti a quell'evento un anno e poco più fa, per via di tuo padre, perciò oggi ce ne andiamo a farci un giro in treno a riflettere.> le ho detto stamattina appena sveglia, così siamo partite con dei biglietti a pochi soldi per una meta piuttosto vicina, ma l'importante è che lei si distraesse, non il posto dove saremmo arrivate.

<Vado un attimo in bagno.> le dico lasciandola in vagone da sola.

"Buongiorno" richiamo Nohea dell'unica chiamata persa.

"Sei ancora da Isa?" mi chiede.

"No, è una storia lunga, ma torniamo stasera."

"Una storia lunga?" mi chiede.

"Si, sono ancora con lei. Ha bisogno di me." gli dico sperando gli basti.

"Ci sei stasera a cena da Lea e Kia?" mi chiede.

"Cerco di esserci, ti chiamo in tal caso." Dico.

"Non puoi dirmi cosa succede?" mi chiede.

"Riguarda lei, non posso farlo." Dico e lui rimane in silenzio dall'altro capo.

"Nohea...?" faccio sentendo comunque che è ancora in linea.

"Si?" mi chiede ed è infastidito dalla cosa.

"Non vedo l'ora di vederti." Gli dico così.

"Potremmo se mi dicessi dove sei." Dice.

"Fidati di me." gli dico.

Risponde dopo molti secondi, trattenendosi per certo: "Lo faccio".

"Grazie. Ci sentiamo." Dico.

. . .

<Glielo dirai allora?> le chiedo mentre siamo di ritorno, e sono di già le diciannove di sera.

<Grazie per oggi...> mi sorride. Le prendo una mano.

<... non lo farò. Le cose non possono andare a finire bene né in un modo né nell'altro, perciò tanto vale sceglierne una.>

<Quindi oggi non è servito a nulla. Tutto il tempo che ne abbiamo parlato...>

<Mi è servito, e sono arriva a questa conclusione. Fossi nella mia situazione faresti lo stesso.>

<Se non vuoi parlarci tu, posso farlo io.> sarà la centesima volta che glielo dico.

<Ho già accettato di venire alla cena di stasera, ma non voglio tu ne faccia parola con nessuno> mi risponde.

<Non ti sto costringendo a venirci, e poi Kia mi ha detto Aron e Harve non ci saranno. Ti fa bene stare con i tuoi amici.> le dico.

. . .

<Ciao!> entro seguita da Isa quando Lea ci apre la porta.

<Tutto bene? Vi siete divertite alla spa? La prossima volta pretendo di essere invitata anche io.> dice. Già, scusa della spa...

<E anche io!> grida dalla cucina Kia.

<Non hai un'aria poi così rilassata Isa. Vi hanno fatto il trattamento del benessere o della tortura? Tutto bene?> le chiede poi venendo da noi Kia. Mi giro a guardarla, e infatti ha un'aria pessima.

Siamo passate di nuovo da casa sua rientrate qui, per cambiarci, infatti mi ha prestato un suo jeans e una canottiera in tessuto rosa leggero, per poi prendere la sua moto e venire qui.

Oasi ProibitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora